Roma, sindaco e assessore contro l'Ama: raccolta differenziata assente e servizi indecenti
dal Messaggero del 23.09.2008
24 September, 2008
Bufera sull'Ama, l'azienda che si occupa della nettezza urbana a Roma. Il sindaco Gianni Alemanno ha denunciato oggi la totale assenza della pratica della raccolta differenziata nel palazzo dell'azienda, così come in Campidoglio. L'assessore comunale all'Ambiente De Lillo ha definito invece indecenti i servizi forniti alla città, e il presidente del I municipio Orlando Corsetti ha dichiarato che, per il centro, sarebbe utile affidare la gestione a un'altra azienda.
Alemanno. «A tutt'oggi c'è un'assoluta mancanza di raccolta differenziata in tutti i Ministeri. Ma il problema più grave è che non c'è al Campidoglio, né al palazzo dell'Ama», ha detto Alemanno, che ieri ha incontrato il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta. «Considerati i dati sulla raccolta differenziata, che sono bassi - ha aggiunto - basterebbe che il Comune e tutti gli enti pubblici la applicassero per migliorare la situazione». Alemanno ha annunciato la preparazione di «un protocollo con tutti i ministeri per mettere in sintonia Comune e governo su alcune questioni come la raccolta differenziata, l'utilizzo del riscaldamento e il tipo di carburante, asili nido e altri servizi».
De Lillo: servizi Ama indecenti. L'assessore comunale all'Ambiente Fabio De Lillo ha detto che «il bilancio del comune di Roma è in dissesto e la situazione dell'Ama è peggiore. L'autorità di controllo ha detto che il servizio pulizia delle strade è insufficiente, per me è indecente. Una volta cambiati i vertici dell'Ama - ha continuato De Lillo - cercheremo di agire sui servizi e rendere più partecipi i municipi oltre che stimolare i lavoratori che sono sottoccupati e senza strutture adeguate».
Corsetti: in centro serve società diversa dall'Ama. All'attacco dell'Ama anche il presidente del I municipio, Orlando Corsetti, che durante la prima seduta del tavolo permanente per il centro storico ha detto: «È arrivato il momento di fare un bando internazionale per la pulizia e il conferimento dei rifiuti nel Municipio I che dia spazio alla concorrenza che oggi non c'è». Tra le priorità del municipio I, per il presidente Corsetti c'è quella di «affidare il servizio di pulizia a un'altra società, una società che dovrà essere individuata attraverso una gara internazionale e che, nel contratto prevedeva il controllo diretto dei cittadini sulla qualità del servizio». Secondo quanto evidenziato dai dati dell'Agenzia di controllo sui servizi pubblici locali, «il servizio gestito da Ama è carente».
Panzironi: avviare la procedura della differenziata nel comune e nei ministeri. L'amministratore delegato di Ama Franco Panzironi ha confermato che la ricognizione svolta in queste prime settimane purtroppo ha permesso di accertare che la raccolta differenziata era assente o carente anche negli stessi uffici dell'Ama e del Comune. «Questa circostanza, francamente, ha sorpreso anche noi - ha affermato - Infatti, ci siamo subito attivati tant'è che la differenziazione delle principali frazioni del rifiuto (plastica, vetro, carta, alluminio, ecc.) e la raccolta corretta, da circa due settimane, è stata già avviata negli uffici direzionali dell'Azienda Municipale per l'Ambiente e a Palazzo Senatorio. Inoltre, in accordo con il sindaco, sono state avviate le procedure affinché la raccolta differenziata venga svolta correttamente in tutti gli uffici centrali e periferici comunali, oltre che in tutti gli Enti Pubblici».
«Il protocollo che il sindaco Alemanno sta preparando con il ministro della Funzione pubblica Brunetta per indurre i Ministeri a fare la raccolta differenziata al loro interno - aggiunge Panzironi - faciliterà notevolmente il lavoro che Ama dovrà svolgere nel Centro Storico di Roma. Inoltre, poiché da quanto abbiamo potuto appurare, anche molte grandi aziende che hanno sede a Roma non si sono attivate per fare la raccolta differenziata dei rifiuti, Ama procederà a contattarle una ad una predisponendo e comunicando loro i servizi a supporto mirati».