Ore 9, lezione di ecologia al parco
Neanche la pioggia ha scoraggiato i ragazzi della media "Olivetti": è l´avvio di un progetto di recupero del Meisino. Gli studenti piantano gli alberi per il "boschetto"
31 October, 2002
Peccato per la pioggerellina, che ha scoraggiato i più piccini, ma non gli studenti della scuola media Olivetti, che, zappe e rastrelli alla mano, hanno piantato una decina di alberi nel parco del Meisino. Un battesimo ufficiale, ieri mattina, per il «boschetto», l´area attigua all´ex Galoppatoio militare, destinato a diventare una sorta di laboratorio didattico all´aria aperta. «I ragazzi delle scuole elementari e medie potranno seguire l´evoluzione del bosco nel tempo» , spiega Pier Giorgio Bevione, patron dell´iniziativa nella duplice veste di socio dell´associazione naturalistica «Il tuo parco», che ha lanciato l´idea, e di consigliere d´amministrazione della Coop, che ha donato una quindicina di piante. «Si tratta di specie legate all´ambiente fluviale, pioppi, salici, querce, ontani, già di una certa dimensione - precisa Bevione - Altri alberi sono stati forniti dal Comune». Il recupero dell´area naturalistica del Meisino è infatti uno dei fiori all´occhiello del più vasto e ambizioso progetto «Torino città d´acque», che dovrebbe dotare la città di oltre otto milioni di metri quadri di aree verdi, lungo i 37 mila metri su cui si snodano Po, Stura e Dora. «Il recupero del Meisino è stato progettato dal paesaggista europeo Andrea Kiper - sottolinea l´assessore ai Parchi, Roberto Tricarico - I primi due lotti sono già stati completati, per il terzo attendiamo il le procedure di esproprio di alcune aree. Il boschetto, come tutto il parco, era fortemente compromesso da attività improprie, rottamatori, orti abusivi, microdiscariche. Questa deve tornare ad essere un´oasi naturalistica, da fruire per una passeggiata, con poche strutture al suo interno, prevalentemente percorsi ciclopedonali» . A piantare i nuovi alberi erano attese anche le scuole elementari e materne della zona, ma il cattivo tempo ha sconsigliato l´uscita. «Sono già iniziati incontri con le scuole Olivetti, Villata, Levi e Abba, sulla storia e le caratteristiche del Meisino e dell´intero parco della Confluenza», conclude Gioacchino Maida, responsabile delle attività sociali della Coop. NADIA CONTICELLI