Bruxelles, rifiuti: i produttori se li riprendono
30 November, 2002
Anche a Bruxelles gli amministratori locali hanno un incubo ricorrente: montagne di rifiuti che aumentano a ritmo vertiginoso. All'inizio del XX secolo la produzione pro capite annua di immondizia si aggirava intorno a qualche decina di chili; nel 2002 ogni bruxellese ha prodotto ben 360 chili di rifiuti. Ogni giorno poi, lamenta l'Ibge (l'Istituto di Bruxelles per la gestione dell'ambiente) nuovi prodotti compaiono sul mercato e ciascuno di essi significa nuovi rifiuti che andranno in qualche modo eliminati. Insomma, si chiede l'amministrazione, vogliamo che queste montagne continuino a crescere? Come le possiamo ridurre? È possibile trattare queste grandi quantità d'immondizia senza arrecare danno all'ambiente e alla salute della popolazione? Quanta parte dei rifiuti può essere riciclata? E come può essere organizzata al meglio la raccolta differenziata? Rispondere a queste e a molte altre domande è l'obiettivo della politica regionale in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti, racchiusa nel nuovo piano quadriennale, nella convinzione che "la qualità futura dell'ambiente dipenderà in buona parte dalle soluzioni che si riusciranno a trovare nei prossimi anni". Un piano che si pone obiettivi molto ambiziosi, sia quantitativi che qualitativi. Si va dalla riduzione del 10% della frazione organica al riciclo del 70% degli imballaggi (aventi almeno il 30% riciclabile); dal riciclo dell'85% della carta al compostaggio di 20.000 tonnellate di sfalci verdi; dalla riduzione del 10% dei rifiuti da ufficio (circa 30 kg ogni impiegato), al riciclo del 90% dei rifiuti edili. Ma oltre agli obiettivi, anche le modalità per raggiungerli sono decisamente interessanti. In anticipo sulla legislazione comunitaria, Le 3 regioni del Belgio, hanno così deciso di adottare una regolamentazione a riguardo della responsabilizzazione dei produttori. Così, l'accordo di Cooperazione relativo alla gestione dei rifiuti da imballaggio, e l'Ordinanza del 22 aprile 1999 relativa alla prevenzione e alla gestione dei rifiuti in carta e cartone instauravano un obbligo per i produttori di riprendersi i rifiuti da imballaggio e quelli derivanti da prodotti di carta, cartone Il 18 luglio 2002, il Governo della Regione di Bruxelles ha instaurato l'[a="http://www.ecodallecitta.it/old/dic2002/rifiuti/bruxelles/obbligo.htm"]obbligo di ripresa di alcuni tipi di rifiuti[/a], in vista di una loro valorizzazione. Il contenuto della legge era stato preparato in maniera coordinata con le altre regioni, soprattutto in termini di materiali su cui stabilire l'obbligo e obiettivi a cui tendere. Così un obbligo di restituzione esiste per i veicoli fuori uso, per i pneumatici, per gli apparecchi elettrici o elettronici, pile e batterie usate, medicinali, olii esausti (sia minerali che alimentari), rifiuti fotografici. Questa legislazione mira a rendere i produttori responsabili della gestione dei loro prodotti, quando diventano dei rifiuti. Si tratta dunque di costringere i produttori di un bene a riprendere i rifiuti apparentemente giunti alla fine della loro "vita" e a puntare a degli obiettivi percentuali di riciclo/valorizzazione da una parte, a stimolarli nello studio e nella realizzazione di beni sempre più duraturi e riciclabili. E per trovare al più presto le migliori soluzioni, il nuovo progetto di "Piano dei rifiuti 2003-2007" sarà sottoposto a indagine pubblica: a partire dal 23 gennaio e fino al 31 marzo 2003, semplici cittadini, commercianti, industrie, associazioni, distributori ecc. saranno chiamati a dire la loro sul piano d'azione quadriennale di prevenzione e gestione dei rifiuti. La partecipazione è facilitata al massimo: i documenti con tutte le informazioni sul progetto, il bilancio del piano 1998-2000, la lista delle audizioni pubbliche sono consultabili e scaricabili dal sito [a="http://www.ibgebim.be/DECHETS/PLAN/documents.htm"]http://www.ibgebim.be/DECHETS/PLAN/documents.htm[/a] ; anche il questionario può essere facilmente e rapidamente compilato on line ([a="http://www.ibgebim.be/DECHETS/PLAN/index.htm"]http://www.ibgebim.be/DECHETS/PLAN/index.htm[/a]). Organizzato dall'Ibge in occasione della giornata internazionale dei consumatori, il 15 marzo si terrà infine il primo Parlamento cittadino per il consumo durevole. "Come tutti i parlamenti che si rispettino" spiega l'Istituto "in quella sede ognuno potrà esprimere liberamente la propria opinione. Sarà una giornata di scambi di idee, dibattito e proposte che, alla fine, verranno messe ai voti" e rientreranno tra le indicazioni date dai questionari dell'indagine pubblica sul piano rifiuti. [a="http://www.ecodallecitta.it/old/dic2002/rifiuti/bruxelles/PLANDECHETS_d%E9finitif.pdf"]Il testo integrale del piano[/a]