Milano: al Leoncavallo le stoviglie si lavano
Da novembre 2009 nella mensa del centro sociale Leoncavallo di Milano vengono utilizzate stoviglie lavabili per ridurre i rifiuti e migliorare la qualità della vita. Per i bicchieri e le bottiglie di vetro viene chiesta una cauzione di 2 euro, per evitare l'abbandono nel locale. L'esperienza ha già avuto molte reazioni positive da parte dei frequentatori della cucina
05 March, 2010
"Vedevamo i sacchi neri della spazzatura pieni di piatti e ci faceva star male l'idea che tutta quella plastica non può nemmeno essere riciclata. Dovevamo fare qualcosa." Da novembre 2009 la mensa dello spazio pubblico autogestito Leoncavallo di Milano utilizza piatti di ceramica per le serate in cui non sono previsti concerti-evento. Racconta Elisa, una delle artefici di questo cambiamento: "Abbiamo cominciato durante la tre giorni di La Terra Trema, l'appuntamento annuale che porta qui numerosi vignaioli e produttori che fanno conoscere i loro prodotti attraverso assaggi, incontri e chiacchiere. Per apprezzare il vino però non si possono usare bicchieri di plastica!"
Dal bicchiere al piatto il passo è breve. Al Leoncavallo ci si interroga su come modificare le abitudini ormai consolidate della cucina e parte la sperimentazione.
"All'inizio erano poche serate al mese -continua Elisa- Lo facevamo in occasione delle degustazioni o per serate particolari. Poi abbiamo superato le 100 persone a sera e quindi abbiamo deciso di dare una svolta: abbiamo comprato una lavastoviglie industriale e adibito una parte della cucina al lavaggio delle stoviglie." Da quel momento i piatti di ceramica sono diventati un'abitudine quotidiana per chi mangia al Leoncavallo. Fanno eccezione, per il momento, i bicchieri, che sono ancora in plastica tranne nelle serate a tema culinario con degustazione di vino o birra biologica. "Se però qualcuno ci chiede un bicchiere di vetro, glielo diamo volentieri -assicura Elisa- Utilizziamo la plastica perché al Leoncavallo serviamo soprattutto birre che i frequentatori prendono al bancone del bar e poi portano in giro per il locale. Con i bicchieri lavabili rischieremmo di avere a fine serata un tappeto di vetri in terra, mettendo anche a rischio la salute dei molti cani che girano per queste stanze." Si sta però sperimentando la formula di chiedere 2 euro di cauzione per i bicchieri e le bottiglie, che così vengono riportati indietro e non abbandonati. Anche la deroga all'uso di stoviglie lavabili durante i concerti molto affollati è stata decisa per motivi di sicurezza: quando ci sono oltre 6.000 persone nel locale è meglio evitare di utilizzare materiali contundenti e anche le bottiglie che le persone possono portare da fuori vengono "sbicchierate".
Dal Leoncavallo assicurano che le reazioni dei frequentatori sono positive: la cucina ha ripreso ad essere un luogo di passaggio anche per avventori che vanno solo per mangiare, senza poi fermarsi alle attività della serata come concerti o incontri politici. "Le persone che vengono a mangiare da noi -conclude Elisa- hanno notato questo nostro tentativo di migliorare l'ambiente in cui viviamo e la qualità della vita a partire dal limitare il più possibile un materiale impersonale e inquinante come la plastica. Ora stiamo meglio tutti. Anche a tavola."