Le Poste rottamano 100 biciclette. A Torino scoppia la polemica
A Torino un centinaio di biciclette da portalettere sono state destinate alla rottamazione. Utilizzate appena 10 anni, per le Poste Italiane erano a tal punto danneggiate da non poter essere più aggiustate ed utilizzate. Legambiente ha cercato di salvarle: "Purtroppo siamo arrivati tardi però scriveremo alle Poste perchè in futuro non vengano gettate via biciclette che potrebbero essere recuperate". Le foto di Gianni Direnzo
12 March, 2010
La scena del delitto è quella immortalata dal fotografo Gianni Direnzo martedì scorso in via Nizza a Torino. Un centinaio di biciclette gialle targate Poste Italiane vengono pinzate da un ragno meccanico per essere rottamate. Sono le bici utilizzate da 10 anni a questa parte dai portalettere che, per l'azienda, sono a tal punto danneggiate da non poter essere più aggiustate ed utilizzate. E' questa la spiegazione data da Antonio Sgroi, responsabile comunicazione Poste Italiane per il Nord-Ovest: "I danni che riportavano erano tutti sul telaio (forche rotte e/o piegate, incrinature, dissaldamenti), ed anche un intervento di riparazione, dopo aver interpellato ditte specializzate del settore, non avrebbe garantito la necessaria affidabilità e sicurezza". Le regole per la sicurezza sul lavoro sembrano dunque aver convinto le Poste che le giovani bici gialle avevano fatto il loro corso. Difficile però capire perchè non si sia pensato di donarle ad una delle associazioni torinesi che si occupano da anni di mobilità ciclabile e che avrebbero potuto recuperare un gran numero di materiali di ricambio. Il responsabile comunicazione di Poste Italiane è laconico: "Le bici non potevano essere regalate ad una Onlus perché le loro condizioni erano tali da non garantire più i requisiti minimi previsti in materia di sicurezza".
Legambiente, venuta a conoscenza del fatto, ha immediatamente contattato le Poste per cercare di recuperare le biciclette destinate alla rottamazione. "Purtroppo -ha dichiarato Vanda Bonardo, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta- siamo arrivati tardi però scriveremo alle Poste con l'obiettivo di aprire una collaborazione per il futuro affinchè la prossima volta non vengano gettate via biciclette che potrebbero essere recuperate. A Torino sono presenti alcune associazioni che dedicano il proprio lavoro proprio alla risistemazione delle vecchie biciclette e avrebbero certo potuto ridar vita ad alcuni mezzi, riutilizzando materiale così destinato alla rottamazione". "La diminuzione dei rifiuti alla fonte -ha aggiunto Vanda Bonardo- è il primo principio per contrastare il problema dei rifiuti e auspichiamo che istituzioni e aziende, insime ai cittadini, si impegnino sempre più per non aumentare la grande massa di rifiuti che ogni giorno va a finire nelle discariche e negli inceneritori".
Ma come è possibile che tra le migliaia di alternative abbiano scelto proprio quella della demolizione!? Sono offeso, deluso, schifato... - diversi i commenti sul sito di Massa Critica Torino
3 commenti
Scrivi un commentomichele
23.07.2011 23:07
dedicavo tutto il mio tempo libero per rimetterle in moto, a costo di dover mettere mano alla tasca, e donarli ai ragazzi del mio comune .. almeno cosi si faceva un opera buona !!!!
Vincenzo
16.03.2010 22:03
Perfettamente daccordo con Eleonora, le poste potevano benissimamente donare queste bici, sicuramente anche se in parte, si potevano recuperare e farle utilizzare ad altra gente.
Spero almeno che abbiano capito la lezione e che le abbiano inoltre sostituite con altre nuove.
Eleonora
16.03.2010 09:03
A me questa cosa che le bici erano talmente danneggiate che non potevano più essere aggiustate e utilizzate mi puzza proprio!Secondo me è l'ennesimo esempio di spreco e usa e getta anche di beni che con un'adeguata manutenzione potevano rientrare nel uso quotidiano della gente...magari non erano più adatte al lavoro dei postini e questo lo accetto, ma non credo che fossero da buttare...quando a Torino abbiamo la testimonianza sia di associazioni ma anche di singoli cittadini virtuosi che hanno rimesso insieme "vecchi catorci" riuscendo benissimo a restituire loro la dignità di "biciclette"!