Millepiedi, coccinella, cerbiatto, tartaruga. A Parma le linee pedibus e bicibus per gli alunni della scuola per l'Europa e degli istituti Don Milani, Jacopo Sanvitale e Maria Luigia si ispirano ai nomi degli animali. Il progetto, partito a Parma già lo scorso anno in modo sperimentale e attivato stabilmente da alcuni giorni per l'edizione 2010, ha già raccolto l'adesione di una quarantina di bambini sulle quattro linee, che funzionano tutti i giorni sia per l'andata che per il ritorno da scuola, ma è probabile che il numero aumenterà nelle prossime settimane dopo la campagna di sensibilizzazione messa in atto dall’Amministrazione comunale.
Ad accompagnare i bambini, i volontari di Legambiente che hanno sottoscritto una convenzione con Infomobility, ideatore ed organizzatore del progetto. Capolinea e fermate intermedie sono segnalate da cartelli e l'intero percorso è indicato con segnaletica orizzontale. I bambini sono dotati di un kit colorato che comprende la pettorina personalizzata pedibus, un cappellino, una mantellina antipioggia e un carrellino per lo zaino. Sulla linea bicibus i bambini hanno anche un casco per garantire la massima sicurezza.

Il piedibus della scuola per l’Europa (Tartaruga), parte da via Emilia Est, passa per il Barilla center, via Repubblica e si conclude in via Saffi, all’ingresso dell’istituto.
Il bicibus per gli alunni della Don Milani (Cerbiatto) inizia da via Cella per proseguire sulla nuova pista ciclabile di  via Montebello;
Il piedibus della Jacopo Sanvitale (Coccinella) parte da viale Solferino prosegue in via Farini e si conclude in piazzale Santafiora.
Il piedibus Maria Luigia (Millepiedi) infine, parte da viale Partigiani d’Italia. prosegue in piazzale Risorgimento e via Padre Onorio per poi terminare in borgo Lalatta.


“Le finalità di questa iniziativa sono molteplici –ha dichiarato Davide Mora, assessore comunale alla Mobilità – offrire la possibilità ai bambini di fare del regolare esercizio fisico in sicurezza favorendone la socializzazione, promuovere una nuova cultura della mobilità in città, ma anche responsabilizzare i soggetti istituzionali coinvolti (scuole, associazioni, genitori, e altri ancora) diffondendo comportamenti sostenibili nei confronti dell’ambiente”.