Costruire le città sostenibili? Occorre partire dal basso
Un convegno organizzato da Legambiente a Milano per spiegare l’importanza del Patto dei Sindaci Europeo. Il Presidente della Provincia di Milano rilancia l’idea del pedaggio sulle tangenziali per finanziare il trasporto pubblico
17 March, 2010
Le città sostenibili si costruiscono se il percorso parte dal basso. Per questa ragione acquista importanza il Patto dei Sindaci Europeo: accordo sottoscritto a Bruxelles da diversi primi cittadini che, volontariamente, si impegnano ad adottare misure locali per superare l’obiettivo del 20-20-20 fissato dall’Unione Europea.
E’ quanto emerso durante il convegno promosso da Legambiente alla Triennale di Milano nell’ambito di Green Life, la mostra sulle esperienze sostenibili delle grandi città del mondo.
Il Patto dei Sindaci è, come riconosciuto dai tanti relatori, una “rivoluzione” dal basso. Perché rafforza localmente, tra i cittadini, la consapevolezza dell’importanza della sostenibilità ambientale, comunque già cresciuta rispetto al passato.
Pur essendo un accordo volontario, che non comporta cioè obblighi per i firmatari, il Patto dei Sindaci una certa forza contrattuale ce l'ha: è la responsabilità che un sindaco si assume verso i propri cittadini sul fronte della riduzione delle emissioni, della lotta all’inquinamento, delle energie rinnovabili. La responsabilità, insomma, di mettere in campo una serie di azioni locali necessarie a costruire la città sostenibile.
Lo strumento fondamentale per orientare il new deal ambientale di un comune diventa il Piano d’Azione Locale, un documento strategico che indica la linea da seguire: dal trasporto sostenibile all’efficienza energetica degli edifici, dalla co-generazione al risparmio sull’illuminazione pubblica. A insistere sull’importanza di questo è stato soprattutto Carlo Corazza, Direttore della Rappresentanza della Commissione Europea a Milano. D’accordo con lui Antonio Lumicisi, del Ministero dell’Ambiente, il quale ha anche aggiunto che senza il coinvolgimento locale gli obiettivi 2020 non potranno essere raggiunti.
Se il coinvolgimento locale è determinante, occorrono però altri ingredienti per costruire la città sostenibile. Li ha elencati Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano: volontà politica, risorse finanziarie, strumenti di intervento integrato. In particolare, Podestà si soffermato sulle scelte politiche e sulla disponibilità di bilancio per metterle in pratica. Occorre capire come disincentivare le 700/800 mila vetture che entrano in città ogni giorno. Un obiettivo della Provincia è di sviluppare la rete radiale delle metropolitane trovando le risorse dal pedaggio sulle tangenziali. Quello del pagamento delle tangenziali è per Podestà un discorso tutto da approfondire, anche se si deve considerare che se un anello è a pagamento e l’altro no tutto il traffico si sposta su quello gratuito.
Infine, il convegno ha offerto la possibilità di confrontare diverse esperienze di piani di azione locale come a Bari, Torino (in approvazione), Verbania.
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