Sindone, i conti non tornano: i bus evadono l’eco-tassa
Venerdì su 450 pullman previsti ne mancavano all’appello 80. Molti seguono percorsi diversi da quelli indicati. Anziché fermarsi ai Giardini Reali intasano il centro. Il Comune: cominceremo a fare le multe - da La Stampa del 18.04.2010
19 April, 2010
Maria Teresa Martinengo
Dove finiscono i pullman dei pellegrini che Gtt non intercetta in questi giorni? «Venerdì erano annunciati 450 bus, ne sono arrivati 370. Gli altri? È possibile che non siano mai partiti, ma è più probabile che almeno in parte siano arrivati a Torino e abbiano fatto “strade alternative”, evitando di presentarsi ai punti di accoglienza». Fin qui le ipotesi dei responsabili della comunicazione di Gtt per spiegare come mai ogni giorno manchino all’appello decine di pullman annunciati da città più o meno lontane. In pratica queste «assenze» possono essere tradotte con altrettante evasioni della eco-tassa stabilita dal Comune per riequilibrare, a ostensione conclusa, il surplus di gas di scarico con la collocazione di nuovi alberi in varie aree cittadine.
Occorrono però delle precisazioni. Gli evasori sono certamente in parte responsabili del caos che in questi giorni si vede in piazza Castello (in particolare nelle ore canoniche degli arrivi e delle partenze) e dei parking improvvisati di piazza Vittorio, corso Cairoli, piazza Solferino e di altri sparsi più o meno vicini al centro. Scaricano i pellegrini in centro e non alle fermate numerate predisposte da Gtt ai Giardini Reali e si sistemano dove riescono. Ma il centro ieri era affollato soprattutto di bus in attesa di pellegrini-turisti che si fermano in città più giorni. E per loro un’area non è prevista.
«Sono qui con una scolaresca da giovedì», raccontava ieri pomeriggio l’autista Gloriano Barbieri, di Empoli. «Il primo giorno era prevista la visita alla Sindone e quindi sono passato al check-point poi sono andato a posteggiare nel punto che mi è stato indicato, in lungo Dora. Venerdì siamo andati alla Reggia di Venaria. Ma oggi è previsto il Museo Egizio e sono qui ad aspettare». Barbieri indica una fila di pullman bianchi. «Sono nelle mie condizioni». Antonio Jacovetti, da Castel di Sangro, L’Aquila, conferma: «Tutti all’Egizio». E mostra il foglio che attesta l’avvenuto pagamento del ticket ambientale. A proposito, ai punti di accoglienza Gtt 3 bus su 4 arrivano con la ricevuta. Chi non ce l’ha lascia i dati e si impegna a pagare i 30 o 50 euro una volta a casa.
Il vice-comandante dei vigili urbani Gregnanini spiega di essere al corrente del disagio e degli autobus in coda un po’ ovunque, piazze e vie auliche in primis e precisa: «Incontreremo sull’argomento l’assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero: fino ad oggi abbiamo deciso di non multare in rispetto dell’evento e dell’eccezionalità che esso comporta. Ma domani valuteremo il da farsi. Anche perché ci sono arrivate parecchie lamentele da parte dei cittadini».
Luciano Seccafieno, autista
"Non hanno considerato chi si fermava più giorni"
Luciano Seccafieno, autista di Assisi, ha una lunga esperienza di viaggi, pellegrinaggi e gite scolastiche. Ieri intorno alle 16 era in piazza Vittorio, come una quindicina di colleghi, con un pullman da 50 persone. E come gli altri è stato controllato dagli agenti della Polizia Locale. Che poi hanno tirato dritto, spiegando che in questa occasione la tolleranza è d’obbligo.
Perché lei è qui e non in lungo Dora, nel posteggio per i bus dei pellegrini?
«Alla Sindone siamo andati ieri, oggi ho lasciato i miei viaggiatori in piazza Statuto perché andavano a mangiare da quelle parti. Adesso fanno una passeggiata in centro. Parecchi sono anziani, non si può farli camminare troppo».
Come le pare l’organizzazione?
«Ottima, veramente. Torino è una città che conosco bene, nella quale vengo ogni anno e in cui dovrò tornare con altri pellegrini nel week-end del 25 aprile. I vigili sono gentili, niente a che vedere con Firenze o Roma, dove non ti lasciano neppure respirare».
Qual è la differenza?
«Guardi, le scolaresche hanno diritto di arrivare praticamente dentro piazza San Pietro. Non si capisce perché, ma questo è un altro discorso. Ebbene, poche settimane fa ero a Roma con una scolaresca belga, che non aveva le classiche autorizzazioni italiane: nonostante avessi pagato regolarmente tutto quel che c’è dobbiamo pagare, un vigile vicino al Colosseo mi ha fatto 74 euro di multa perché li stavo facendo scendere dove secondo lui era... consentito solo alle scolaresche. Un “incidente che a Torino non sarebbe successo. I vostri vigili sono splendidi».