"A piedi o in bici, ma non coi Suv"
Appello del dirigente di un Istituto varesino (2200 studenti), lettera distribuita a 5mila genitori bolognesi. E in Tv è in onda "Farò strada"...L'attacco al modello di mobilità scolastica iperante produrrà nuovi pedibus?
08 October, 2008
Pedibus e bicibus voluti non più solo dalle associazioni ambientaliste o da genitori antismog. Ora questa buona pratica è sostenuta anche dai dirigenti scolastici. Ci colpisce l'appello del dirigente dell'Istituto comprensivo "Vidoletti", 2200 studenti tra superiori e medie. Una percentuale notevole viene accompagnata in macchina (spessisimo coi Suv che si arrampicano anche sulle aiuole spartitraffico!), la zona è impraticabile, l'aria irrespirabile. Le scuole si organizzano (è in partenza un progetto di pedibus e di uso della bici) e si mobilitano per riorganizzare i tempi e gli orari della città, per chiedere ad un potenziamento dei mezzi pubblici, e l’adozione di comportamenti più salutari, come andare a scuola a piedi e in bicicletta. Antonello Antonellis, che abbiamo sentito telefonicamente vede lungo e spera in "un lavro interistituzionale per scaglionare entrata e uscita degli studenti, per rendere sicuri i percorsi nei dintorni scolastici". Oltretutto, a poche centinaia di metri dalla zona delle scuole, c'è una stadio. e parcheggiare non è un problema.
Un altro tam tam che dovrebbe sortire qualche effetto è quello che in corso a Bologna: 5000 lettere distribuite nelle scuole elementari a tutti i bambini per sensibiizzare i genitori a raggiungere la scuola a piedi. L'iniziativa è del Centro Studi e Comunicazione Ambientale Antartide. Tornate su queste pagine per vedere cosa parte (e non solo in queste città)...a piedi o in bici.
Intanto nel mondo...
Adesioni da 43 paesi a ottobre per il walk to school month, un articolo di Paolo Hutter