Roma, niente Iva sulla tariffa rifiuti 2010, ma nessun risparmio per le famiglie
Approvata dalla Giunta comunale una delibera sulle nuove modalità di calcolo della Ta.ri. Nonostante la sentenza della Corte costituzionale che vieta l'applicazione dell'Iva, i cittadini pagheranno grosso modo la stessa cifra dell'anno scorso, a causa dell'aumento del costo del servizio. Qualche rincaro, invece, per le utenze commerciali
21 April, 2010
La Giunta comunale di Roma ha approvato, su proposta dell'assessore al Bilancio Maurizio Leo, un pacchetto di tre delibere tra cui quella inerente la tariffa rifiuti per il 2010. Lo riferisce una nota del Campidoglio, precisando che sono stati definiti anche la convenzione con Ama per la riscossione della tariffa e il nuovo regolamento sull'applicazione sperimentale della Ta.ri. La tariffa, in particolare, dovrà essere calcolata da Ama in modo da non comportare alcun aumento effettivo per le utenze domestiche. In realtà, il costo del servizio subirà un certo rincaro, ma i cittadini continueranno a pagare più o meno la stessa cifra perché, come già annunciato nei giorni scorsi, non verseranno più l'Iva sulla Ta.ri. In conseguenza della sentenza della Corte costituzionale n. 238 del 2009, che ha affermato la natura tributaria della tariffa rifiuti, l'Iva non sarà infatti più a carico dei cittadini, ma sarà versata direttamente dal Comune di Roma.
Nonostante la “cancellazione” dell'Iva, aumenta invece di qualche punto la tariffa a carico dei soggetti commerciali (imprese e lavoratori autonomi), anche in virtù dell'incremento del numero di utenze raggiunte dal porta a porta (5200 bar e ristoranti rispetto ai 2500 serviti in precedenza). Le delibere approvate, aggiunge ancora la nota, stabiliscono anche l'ampliamento del servizio di raccolta dei rifiuti e l'aumento della frequenza di pulitura delle strade del territorio comunale. Il Campidoglio, infine, ha comunicato l'intenzione di impegnarsi a fondo nella lotta all'evasione della tariffa rifiuti. La delibera relativa al piano finanziario e alla rideterminazione della tariffa dovrà ora essere sottoposta al vaglio del Consiglio Comunale.