Un Salone slow e compatibile con l’ambiente
Nel 2006 il Salone del Gusto e Terra Madre avevano complessivamente prodotto 190 mila kg di rifiuti e si era recuperato solo il 17% dei materiali. Quest'anno gli organizzatori si impegnano a superare il 50% di raccolta differenziata. Particolare attenzione anche alla sostenibilità degli allestimenti: niente più moquette ma pavimenti verniciati con sostanze lavabili di origini naturale - da TorinoClick del 08.10.2008
09 October, 2008
Raffaela Gentile
L’edizione 2006 del Salone del Gusto e Terra Madre ha prodotto 190mila chili di rifiuti o, come dicono gli addetti ai lavori, di output; di questi, solo il 17% è stato riciclato. Quest’anno Slow Food, Regione Piemonte, Città di Torino, organizzatori di entrambe le manifestazioni, insieme a Disegno Industriale – Politecnico di Torino, in collaborazione con la Fondazione Zeri e altri partner, si sono impegnati a riciclare il 50% dei rifiuti, al fine di rendere i due eventi internazionali a ridotto impatto ambientale. Per centrare quest’ambizioso obiettivo, nulla sarà lasciato al caso. Così, ad esempio, gli allestimenti saranno fatti con materiale (Celenit) che non viene trattato chimicamente, gli stessi verranno in seguito usati per costruire casseri per le fondamenta delle strade, evitandone la fine in discarica. Un’altra novità del Salone sarà l’assenza lungo le vie del gusto della moquette, da sempre uno dei componenti più costosi e di breve vita presenti all’interno delle fiere; il pavimento del Lingotto Fiere verrà verniciato con sostanze lavabili di origine naturale. Per la produzione di rifiuti si punta, in collaborazione con l’Amiat, al 50% di differenziazione; gli imballaggi di varia natura sono stati pensati per essere riutilizzati: et voilà, le bottigliette in pet diventeranno cestini e carrelli per i supermercati. Piatti, posate e bicchieri
anch’essi sono stati progettati per il loro riuso: i materiali, interamente biodegradabili, prenderanno il posto della plastica e, successivamente, entreranno a far parte della filiera di raccolta dell’organico per essere così destinati alla generazione di un nuovo prodotto: il compost. E ancora, i delegati di Terra Madre e le merci e viaggeranno su veicoli di ultima generazione a ridotta emissione di CO2. Intervenendo stamane alla conferenza stampa di presentazione, l’assessore Alessandro Altamura ha sottolineato che “la realizzazione di questo progetto ambizioso è il frutto di un impegno che ha visto lavorare insieme enti pubblici e privati. Una formula vincente che ha dimostrato la capacità di fare sistema. Per questo vorrei ringraziare la Regione Piemonte e le aziende che ci hanno creduto. Quest’esempio di fiera a ridotto impatto ambientale pone le basi per una nuova cultura economica, capace di cogliere anche le opportunità di ricaduta positiva nel nostro futuro. Quando il Salone del Gusto e Terra Madre chiuderanno i battenti vorrei invitare ad un tavolo di lavoro tutti gli attori di questo progetto, nonché gli operatori del settore fieristico, affinché questo modello possa essere esportato ad esempio in occasione dell’ Expo del 2015".