Bici a nolo nelle piazze storiche, dalla soprintendenza disco giallo
A rischio il decollo per giugno del nuovo servizio del Comune. Turetta, direttore regionale dei Beni: "Non si possono piazzare le stazioni dove capita". Tricarico, assessore all´Ambiente: "A Berlino, Parigi e Roma le accettano, perché qui no?" - da La Repubblica 06.05.2010
06 May, 2010
Diego Longhin
Marina Paglieri
La soprintendenza ai beni architettonici frena sul progetto bike sharing e mette a rischio il decollo del servizio già previsto il 5 giugno. Un servizio che prevede 116 stazioni sparse per la città, di cui una sessantina in centro a partire dalla nuova Ztl, in cui, tessera alla mano, si prenderanno e lasceranno le bici a nolo. Ad avanzare dubbi sulla collocazione dei punti nelle piazze storiche del centro, ma anche nei pressi di Porta Nuova e del Valentino, è l´architetto Paola Salerno, che dopo un incontro nel mese di aprile con i tecnici del Comune, ha chiesto del tempo per esaminare meglio la situazione.
Il direttore regionale per i beni culturali Mario Turetta butta acqua sul fuoco e parla di una situazione non compromessa: «Per ora ho solo visto il progetto generale, dovrò presto incontrare l´assessore Tricarico. Credo ci siano ancora questioni da definire, ci si trova ancora infatti in una fase preliminare». Ma il tempo è poco, a un mese di distanza il rischio è di rimandare una partenza già annunciata e attesa, collegata per di più al "Bike Pride", giornata dell´orgoglio a due ruote, prevista in città domenica 6 giugno, quando una sfilata di appassionati che si daranno appuntamento al Castello del Valentino invaderà le strade della città.
Ma proprio sulla tempistica Turetta non ci sta: «Non sapevo che si volesse partire ai primi di giugno, d´altronde non si dovrebbe arrivare con richieste di pareri tecnici all´ultimo momento. In genere siamo disponibili, questo è oltretutto un progetto di qualificazione della città, in sintonia con le situazioni di tanti altri centri urbani, in cui si verifica un ritorno ormai generalizzato alla cultura della bicicletta. Però ci devono dare del tempo per rivedere i progetti e mettere a punto dei ragionamenti. Non possiamo piazzare le stazioni dove capita, è nostro dovere assicurare la conservazione e la tutela».
A fare storcere il naso all´architetto Salerno, pare sia stata soprattutto una rastrelliera posta davanti a Palazzo Madama. Ma obiezioni sono state mosse anche alle postazioni nei pressi di Porta Nuova, negli angoli tra corso Vittorio e le vie Sacchi e Nizza e in piazza Carlo Felice, e poi al Valentino, tra i corsi Vittorio e Cairoli e in prossimità del ponte. Insomma, le obiezioni sono diverse. La società che ha vinto l´appalto è pronta a partire con i lavori: «Abbiamo una tempistica molto stretta - dice Gianluca Pin di Bicincittà - se la soprintendenza dovesse non so se riusciremo ad attendere ancora». L´assessore all´Ambiente, Roberto Tricarico, crede di risolvere la questione nel faccia a faccia con Turetta: «A me non sembra che il progetto posso avere un effetto così negativo. Stiamo parlando di un servizio che ormai si utilizza in tutte le grandi metropoli europee. A Berlino, Parigi o Barcellona, passeggiando nelle strade e nelle piazze del centro, si trovano le stazioni del bike sharing. Così a Roma e Milano. Perchè a Torino ci dovrebbero essere problemi? Spero che con la soprintendenza si troverà la soluzione utile e in tempi rapidi. Altrimenti il rischio di partire in ritardo è reale».