Un bilancio dei bus elettrici ad Asti
Il primo articolo di GiornaLab Ambiente scritto per Eco dalle Città dagli studenti del Liceo scientifico “F. Vercelli” di Asti. Da dicembre 2009, è iniziata la sperimentazione di navette elettriche per il trasporto pubblico nel centro storico di Asti. Un bilancio dell'iniziativa con Marco Spriano, responsabile trasporti di Asp, in vista di un possibile ampliamento del servizio. On line il video con le interviste
13 May, 2010
Elena Pinetti
Diego Monti
Ad Asti, da dicembre 2009, è iniziata la sperimentazione di navette elettriche per il trasporto pubblico nel centro storico: da piazza Alfieri lato Portici Anfossi, lungo corso Alfieri, corso Dante, via Battisti, piazza Medici, via Hope, piazza Catena, via Cattedrale, piazza Cattedrale, via Caracciolo, piazza Cairoli e, nuovamente, corso Alfieri e piazza Alfieri.
Gli autobus, che hanno una capienza totale di 31 posti (10 a sedere) e sono dotati di una pedana elettrica per l’accesso delle persone disabili, sono stati acquistati con il contributo della Regione Piemonte, del Comune di Asti e di Asp (azienda multiservizi che si occupa anche dei mezzi pubblici ad Asti).
I bus elettrici integrano le 7 linee di trasporto della città con un servizio discreto e silenzioso: l'idea è della giunta dell'amministrazione comunale che - come conferma Marco Spriano, responsabile trasporti di Asp - ha puntato molto sulla pedonalizzazione della ZTL (zona a traffico limitato) di Asti.
Positivi sono stati i commenti ricevuti dai passeggeri, prevalentemente anziani, che si sono dichiarati soddisfatti dell'efficienza e dalla gratuità del servizio, anche se è stata fatta notare l'assenza di panchine per attendere i mezzi presso alcune fermate (le immagini delle interviste nella seconda parte del video in fondo all'articolo).
Il Comune di Asti è intenzionato ad ampliare la tratta percorsa, pertanto sono stati richiesti al Ministero dell'Ambiente finanziamenti per l'acquisto di una quarta vettura, in modo che le navette possano raggiungere anche piazza Torino e piazza 1º Maggio.
L'intervista a Marco Spriano, responsabile trasporti di Asp (azienda multiservizi che si occupa anche dei mezzi pubblici ad Asti):
Da cosa è nata l'idea di utilizzare delle navette in alternativa ai pullman nel centro storico?
L'idea è della nuova giunta dell'amministrazione comunale, che ha puntanto molto sulla pedonalizzazione della ZTL di Asti. L'amministrazione intende spostare i mezzi pesanti in periferia e utilizzare nel centro storico autobus elettrici, poco invadenti e poco inquinanti.
Come mai il servizio è gratuito?
La politica tariffaria spetta al Comune di Asti: la giunta ha deciso che questo progetto fosse gratuito.
Ci sono stati dei finanziamenti sull'acquisto delle navette elettriche?
Sì, in parte dalla Regione Piemonte e in parte dal Comune di Asti. Il 40% della spesa è stato sostenuto da Asp. Il costo per la manutenzione e per il personale è coperto interamente dal Comune di Asti.
E a quanto ammonta?
Per il 2010 circa 460.000 €
Ritiene che questo servizio sia utilizzato adeguatamente dagli astigiani?
Il servizio è abbastanza utilizzato, più di quanto ci aspettassimo.
Siete intenzionati ad ampliare il servizio?
L'amministrazione comunale sta vagliando un ampliamento del servizio fino in piazza Torino e piazza 1º maggio.
E come fascia oraria?
Per ora rimane dalle 7:30 alle 19:30. Il comune ha fatto richesta al Ministero dell'Ambiente di un finanziamento per l'acquisto di una quarta vettura: in tal caso si potrà valutare l'ampliamento della fascia oraria.
Ritiene che questo esperimento possa essere esportato in altre città?
Altre città l'hanno già fatto: Asti è uno dei comuni in Italia che sta puntando sull'elettrico. La sperimentazione sarà più proficua quando le amministrazioni ridurranno il numero di veicoli privati nella ZTL.
Quali sono in tempi di carica e l'autonomia della navetta?
Rimane in carica tutta la notte e poi sta dodici ore in servizio: ha una autonomia di 200 km o anche più. Normalmente al termine del servizio rimane una carica del 30%.
Il sito dell'Asp