Torino e provincia: quadruplicati gli acquisti verdi nelle amministrazioni pubbliche
In Provincia di Torino gli acquisti pubblici sono sempre più verdi: nel 2009 spesi 65 milioni di euro a fronte dei 17 del 2008. Le principali voci di spesa sono la fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili e i servizi di ristorazione con prodotti biologici e stoviglie riutilizzabili. Risultati che vanno oltre a quanto richiesto dalla Commissione Europea, che pone agli Enti pubblici l’obiettivo del 50% di appalti verdi
18 May, 2010
Ammonta a ben 65 milioni di euro, con un incremento di quasi il 400% rispetto all’anno precedente, la spesa complessiva effettuata nel 2009 da enti e associazioni della rete degli Acquisti pubblici ecologici (APE) per l’approvvigionamento di beni e servizi a ridotto impatto ambientale. Il progetto APE è stato varato dalla Provincia di Torino, in collaborazione con Arpa Piemonte, nel 2003. L’obiettivo, definito sia nell’Agenda 21 provinciale che nel Piano strategico provinciale per la sostenibilità, è quello di promuovere la diffusione di prodotti e metodi di produzione improntati a criteri ecologici.
La rete dei soggetti che aderiscono al progetto APE (a oggi sono 37: Comuni e Comunità montane, l’Università di Torino, enti parco, consorzi di servizi pubblici, agenzie per lo sviluppo del territorio, associazioni culturali, una Camera di commercio, una scuola e un presidio sanitario) si impegnano a utilizzare criteri ecocompatibili nell’acquisto di diversi beni e servizi per i propri uffici. Sono contemplati autoveicoli, mobili, attrezzature informatiche, carta per fotocopie e pubblicazioni, carta stampata, alimenti e servizi di ristorazione, servizi di pulizia, costruzione e ristrutturazione di edifici, eventi e seminari, compost ed energia elettrica.
Nel 2009 la rete APE ha “comprato ecologico” per il 55% dei beni e servizi: un risultato che va oltre a quanto richiesto dalla Commissione Europea, che pone agli Enti pubblici l’obiettivo del 50% di appalti verdi entro la fine del 2010. Una "spesa ecologica" da 65 milioni di euro, ben 48 milioni in più rispetto all’anno precedente (nel 2008 erano infatti 17, 14,5 milioni invce nel 2007 e 4,6 nel 2006). La principale voce di spesa della Rete sono i servizi di fornitura di energia elettrica con quota da fonte rinnovabile (49,87%) e i servizi di ristorazione con prodotti biologici e stagionali, con stoviglie riutilizzabili e con acqua da rubinetto (29,14%).
Il Protocollo APE della Provincia di Torino è l'unico progetto in Italia ad aver attivato un sistema di monitoraggio che consente di verificare le reali ricadute ambientali ed economiche degli acquisti verdi effettuati. Soltanto per le categorie energia elettrica, autoveicoli e attrezzature informatiche è stato possibile quantificare i benefici ambientali calcolando la riduzione di emissioni di gas climalteranti per oltre 47.000 tonnellate di CO2. Il progetto, pioniere in Italia, si svilupperà in linea con il Piano Nazionale sul Green Public Procurement da poco approvato anche nel nostro Paese e presentato martedì 18 maggio a Roma al ForumPA. “Grazie al progetto APE -commenta l’assessore all’Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco- la Provincia di Torino e gli altri soggetti pubblici e privati non solo favoriscono in modo sostanziale lo sviluppo sostenibile, ma contribuiscono a orientare il mercato verso la produzione di beni a basso impatto ambientale”.
Per approfondimenti visitare il sito web della Provincia di Torino