Ecosistema Urbano 2009, quale voto alle città piemontesi?
La classifica stilata da Legambiente mette in luce le contraddizioni in campo ambientale presenti nella Regione. Eccellenze e mediocrità convivono negli stessi comuni. Torino, capitale del teleriscaldamento e al contempo dell'aria peggiore, rimane nelle retrovie con Alessandria. Verbania quasi in vetta mentre Cuneo recupera 30 posizioni
13 October, 2008
E' stato presentato a Belluno Ecosistema Urbano 2009. La classifica stilata da Legambiente sulla sostenibilità ambientale dei comuni capoluogo mette in luce un Piemonte pieno di contraddizioni. Se da una parte sono da evidenziare alcune esperienze virtuose, come la rete di teleriscaldamento a Torino e le alte percentuali di raccolta differenziata raggiunte in diverse zone della regione, dall'altra si riscontra una generale mediocrità delle politiche ambientali.
Torino non spicca e, con il suo 72° posto, si conferma nelle retrovie della classifica, dopo Roma e Milano. Il capoluogo è penalizzato come sempre dal valore della qualità dell'aria: 71 mg/m3 la concentrazione media annua di Pm10 -record nazionale- e 194 giorni con una media giornaliera di Pm10 superiore ai 50 mg/m3 -seconda solo dopo Palermo-. Da segnalare invece l'impegno della città sul fronte delle energie rinnovabili e per la superficie destinata alle isole pedonali (circa 737 mila m2).
Verbania riconquista i primi posti piazzandosi appena al di sotto del podio. Un quarto posto che fa del comune piemontese il capoluogo più virtuso dell'intero Nord-Ovest. I punti di forza sottolineati con orgoglio dal sindaco Claudio Zanotti sono: la raccolta differenziata (1° posto nella classifica nazionale), le isole pedonali (2° posto), la sostenibilità ambientale delle imprese (2° posto), l'estensione delle piste ciclabili (4° posto), le zone a traffico limitato (6° posto) e la qualità dell'aria (3° posto).
E' Cuneo a far registrare il miglior exploit dell'anno. Trenta posizioni recuperate in classifica grazie alla crescita della raccolta differenziata, dal 32,3% al 43,1%, a cui però è seguito un incremento nella produzione procapite di rifiuti, da 555 a 640 kg. Cuneo migliora anche per l'estensione del verde pubblico (passando dal 68° al 26° posto) e la riduzione delle emissioni di polveri sottili (dal 69° posto al 39° per media dei valori annuali). Inoltre si conferma virtuosa per i minori sprechi di acqua nella rete idrica (7° posto), per l’attenzione alla mobilità ciclabile (7° posto) e per la disponibilità di mezzi pubblici tra le città con meno di 75 mila abitanti (7° posto).
Se si volesse stilare una classifica piemontese troveremmo al primo posto Verbania (4° a livello nazionale), seguita da Cuneo (30°), Asti (52°), Biella (53°), Vercelli (67°), Novara (69°), Torino (72°) e Alessandria (86°).