Bari: orti urbani all'ombra del campanile
Nel quartiere barese di Japigia, a cavallo tra il centro commerciale e la chiesa di San Marco nasce la prima esperienza di orto sociale della città. Il parroco ha messo a disposizione della rete Ortocircuito circa cinquemila metri quadrati di terreno di proprietà della parrocchia
26 May, 2010
Elisa Bianco
I risultati positivi raccolti dalle prime esperienze di coltivazione urbana avviate in Italia permettono di riscontrare come gli orti urbani non sono solo semplici terreni coltivati a ortaggi, ma rappresentano strumenti di integrazione, luoghi di incontro e di scambio di esperienze e aiutano a vivere in maniera più sostenibile l’ambiente cittadino. Grazie alla spinta proveniente da queste convinzioni poco tempo fa è stato inaugurato a Bari il primo orto sociale della città.
La zona è quella di Japigia, tra la chiesa di San Marco e il centro commerciale Ipercoop, dove il parroco ha messo a disposizione della rete Ortocircuito circa cinquemila metri quadrati di terreno di proprietà della parrocchia. Il terreno versava in stato di degrado e abbandono finché un insieme di soggetti sociali decisero di unirsi e dare il via al progetto di coltivazione; al gruppo di promotori appartengono oltre al parroco, le Cooperative Ecopolis e In Puglia, la Masseria dei Monelli e un gruppo di produttori di aziende biologiche.
Sono previsti brevi corsi di apprendimento per chi si cimenta per la prima volta con l’arte della semina e del raccolto e sono già stati avviati i contatti con la circoscrizione per coinvolgere le scuole, così come con il vicino centro di salute mentale per dare la possibilità ad alcuni degenti di partecipare al progetto, aumentando così il valore sociale dell’iniziativa.
L’appuntamento fisso degli ortisti è il sabato e le loro iniziative possono essere seguite costantemente su ortocircuito.blogspot.com