Fap introvabili, ma un dispositivo sulla combustione potrebbe far meglio del filtro
Sono diverse le ordinanze anti-smog che prevedono una deroga per i vecchi diesel che montino a posteriori filtri anti particolato. Ma i Fap sono pressochè introvabili per i marchi d'auto italiani. La difficoltà potrebbe esser superata grazie ad un sistema che permette di ridurre la massa di particolato già nella fase di combustione
01 June, 2010
Passare da un Euro2 ad un Euro4 senza cambiare auto. E' questo il fine, almeno per quanto riguarda l'aggiornamento della carta di omologazione, dei filtri antiparticolato "retrofit", montati cioè a posteriori. L'installazione dei Fap permette in diverse zone d'Italia ai vecchi veicoli diesel di continuare a circolare senza incorrere nei blocchi anti-smog. E' il caso ad esempio della Lombardia, dove la delibera regionale prevede un'esenzione dal blocco per tutti i veicoli alimentati a gasolio su cui vengono installati filtri in grado di garantire un valore di emissione di particolato pari o inferiore al limite fissato per la categoria Euro3. Ma anche il caso del Piemonte, dove la deroga è prevista per gli Euro2 diesel dalle ordinanze di Torino e di una decina di comuni dell'hinterland. Deroghe analoghe sono previste anche a Bologna, Piacenza, Parma, Forlì, Rimini, Reggio Emilia, Modena, Ravenna e Cesena.
Come Eco dalle Città ha però evidenziato in un precedente articolo, questi dispositivi sono difficili da reperire in commercio. Se infatti per i veicoli commerciali è più facile trovare sul mercato questi dispositivi, per quanto riguarda i filtri da installare a posteriori su veicoli privati, la ricerca potrebbe rivelarsi vana per molti modelli d'auto, soprattutto per quelli delle case automobilistiche italiane. Negli anni, infatti, i filtri per alcuni modelli esteri sono stati prodotti, omologati e commercializzati per$altri mercati, anche da produttori italiani. Negli anni non si è invece sviluppato analogalmente il mercato dei filtri retrofit per i marchi nazionali (Fiat, Alfa Romeo). L'ultimo provvedimento anti-smog che dà la possibilità di circolare se provvisti di Fap -quello adottato ad inizio 2010 dalla Provincia di Torino- ha però suscitato interesse da parte di alcune aziende che producono sistemi per la cattura delle polveri sottili da combustione. Nelle scorse settimane una ditta trevigiana si è dimostrata interessata ad intraprendere l'iter per l'omologazione di filtri anche per auto italiane, chiedendo però alla Provincia di Torino di allungare i termini di deroga previsti per l'adeguamento delle vecchie auto (la deroga infatti prevede che chi possiede un Euro2 fuori norma e abbia già ordinato un filtro possa circolare fino al 31 luglio).
Nei giorni scorsi è stata invece un'azienda vicentina a presentare un sistema, brevettato a livello europeo (ma che non ha ancora concluso l'iter di autorizzazioni in Italia), che permetterebbe di ridurre la massa di particolato già nella fase di combustione. Le particelle di gasolio grazie ad un campo elettromagnetico vengono portate ad uno stato di eccitazione molecolare prima che entrino nel motore, facilitando una miglior combustione all'interno della camera da scoppio. Il prodotto sfrutta una tecnologia elettromagnetica generata da un’insieme di bobine magnetiche a stratificazione speciale, che essendo alimentate esternamente dal circuito elettrico del veicolo, producono dei particolari campi magnetici in grado di ottenere un netto miglioramento delle qualità del carburante. Il sistema ha superato le prove di conformità previste dal Decreto Ministeriale n. 42/2008 ma non ha ancora ottenuto l'atto formale di omologazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Con questo dispositivo un qualsiasi motore diesel potrebbe rientrare nei parametri d'omologazione Euro4. Secondo gli inventori il dispositivo potrebbe essere venduto a "poco più di 1000 euro per le autovetture e a circa 3500 per i camion pesanti". In questo modo "tutti i veicoli dotati di motore diesel diminuirebbero considerevolmente l'emissione di gas inquinanti (anidride carbonica, particolato, HC, NOx...) fino all'80%". Grazie alla migliore combustione inoltre, si otterrebbe anche una riduzione del consumo di carburante (il che permetterebbe un rapido ammortamento del costo di acquisto e di installazione) e permetterebbe ai proprietari di vecchi diesel di continuare a circolare.