Studio “Città Sostenibili” Siemens: Genova virtuosa per la qualità dell'aria, da migliorare la raccolta rifiuti
La seconda tappa dello studio delle prestazioni ambientali delle dieci maggiori città italiane commissionato da Siemens all'Istituto Piepoli. Presentata la ricerca su Genova: per il capoluogo ligure risultati più che positivi sulla qualità dell’aria (sia per le emissioni CO2, sia nel suo complesso) criticità contenute sul fronte dell’efficienza energetica degli edifici e sulla raccolta dei rifiuti. On line il testo del rapporto "Città sostenibili: Genova"
09 June, 2010
Risultati più che positivi sulla qualità dell’aria (sia per le emissioni CO2, sia nel suo complesso) e in riferimento al servizio idrico, criticità contenute sul fronte dell’efficienza energetica degli edifici e sulla raccolta dei rifiuti: ecco in sintesi il ritratto della città di Genova per quanto riguarda la sostenibilità ambientale.
Sono questi i risultati più significativi che emergono dallo studio “Città Sostenibili: Genova” di Siemens Italia, indagine commissionata all'Istituto Piepoli - leader italiano nel campo delle ricerche di marketing e di opinione - sulla sostenibilità ambientale delle dieci principali città italiane, i cui risultati vengono presentati in una serie di incontri che si stanno svolgendo in questi giorni e che presto coinvolgeranno anche Milano, Roma, Palermo e altri capoluoghi.
“Nella lotta al cambiamento climatico il ruolo delle città, in cui ormai vive oltre la metà della popolazione mondiale, è sempre più rilevante: il 75% dei consumi di energia e l'80% delle emissioni di gas serra derivano dalle aree urbane - spiega Federico Golla, amministratore delegato di Siemens Italia - In questo scenario è importante non solo conoscere le principali sfide legate alla tutela del territorio ma anche essere in grado di proporre soluzioni che possano assicurare tre obiettivi centrali: la qualità della vita per i cittadini, la competitività e lo sviluppo sostenibile”.
La ricerca presentata il 4 giugno 2010 a Genova fotografa l’attuale situazione del capoluogo ligure in termini di infrastrutture e soluzioni per la tutela del territorio e al tempo stesso fornisce anche indicazioni per il suo futuro. Sono stati monitorati i risultati ottenuti in otto diverse categorie: emissioni CO2, consumo energetico, efficienza edifici e green hospital, trasporti, acqua, raccolta rifiuti, qualità dell’aria e politiche di gestione del verde.
Dall'analisi dei dati raccolti, Genova appare allineata alla media italiana, con punte di eccellenza riferibili alla qualità dell’aria - soprattutto per le contenute emissioni di CO2 – e alla gestione delle acque. Risultati ancora più positivi se si considera che la città di Genova presenta una struttura morfologica unica in Italia che rende difficoltosa la realizzazione di infrastrutture – essendo costretta in una sottile fascia costiera alle cui spalle si ergono colline e monti anche di notevole altezza -, e un centro storico tra i più densamente edificati e popolati d’Europa. Ma, nel contempo, un clima temperato caldo mediterraneo e una ventosità accentuata che consente un utilizzo contenuto dei riscaldamenti - quindi la riduzione di emissioni - e un ricambio d’aria significativo.
“Sin dall'inizio degli anni '90 le amministrazioni genovesi sono state capaci di cogliere all’interno degli avvenimenti che hanno coinvolto la città le occasioni per intraprendere un percorso verso un’efficienza ecosostenibile - continua Golla – esempio ne sono i festeggiamenti Colombiani che hanno permesso la riqualificazione del Porto Antico e il Centro Storico, così come il G8, che ha portato al rifacimento e pedonalizzazione di via San Lorenzo e Piazza De Ferraris. Tutti interventi che hanno progressivamente migliorato la vivibilità della città e l’hanno dotata di una vocazione sostenibile, ecologica e orientata al futuro”.
I risultati di eccellenza per gli indici riferiti alle emissioni di CO2, molto positivi rispetto alle altre città italiane prese in esame, trovano evidenza soprattutto nelle emissioni dovute al trasporto pubblico, che nel capoluogo ligure si fermano a 296 g per passeggero/anno contro una media della penisola di 478 g passeggero/anno. Tendenza confermata e rintracciabile anche a livello regionale: la Liguria emette solo 19.169 KT/anno di emissioni rispetto ad una media regionale di ben 35.648 KT/anno. Obiettivi raggiunti con l’impegno e la sottoscrizione di numerose iniziative dell’amministrazione come “Il Patto dei sindaci del 2009” e la realizzazione di un inventario delle emissioni di CO2, cui presto si aggiungerà l’elettrificazione delle banchine del porto, che contribuirà a un ulteriore taglio delle emissioni.
Le ottime performance nella categoria delle emissioni generano conseguentemente un impatto positivo sulla qualità dell’aria della città. I valori tendenzialmente migliori rispetto alla media della penisola trovano un eccellente riscontro nel numero di superamenti della soglia massima di NO2 (pari a zero contro una media di 18) e di PM10 (53 contro una media di 80).
Nel campo dei consumi energetici, Genova mostra valori discordanti: da un lato un basso consumo di carburanti (diesel e benzina) di 340 Kep/abitante/anno, contro una media italiana di 416; dall’altro un alto consumo di metano (535 m³ abitante/anno contro i 398 m³ della media). Quest’ultimo dato è dovuto alla prevalenza di utilizzo del metano per i riscaldamenti, fatto che dimostra la lungimiranza della città, ormai metanizzata da moltissimi anni, che però deve risolvere ancora il problema del centro storico, dove sono ancora utilizzate caldaie ad olio pesante che secondo una stima producono circa il 50% di emissioni di PM10 da riscaldamento. Discordanza presente anche nel settore dei trasporti, giustificata dalla totale assenza di una rete tramviara nel capoluogo. Nel complesso però gli indici mostrano un allineamento con la media delle altre città italiane esaminate.
L’indice relativo alle politiche di gestione del verde posiziona Genova al di sotto della media delle altre città italiane, con solo 41 m² disponibili a fronte di una media di 94 m², ma allargando l’analisi a tutta la provincia i dati ritornano positivi con una percentuale di aree verdi che si attesta al 10% contro l’8% del resto di Italia.
Nella categoria efficienza edifici e green hospital, Genova mostra un indice di sostenibilità ecologica molto inferiore alla media nazionale anche per la scarsa diffusione del teleriscaldamento. Infatti, rispetto ad una media di 55/1000 abitanti, il capoluogo ligure si attesta a solo 6/1000 abitanti serviti. Ma l’amministrazione provinciale ha già previsto una serie di attività significative per migliorare questi dati, come la riqualificazione di 12 scuole provinciali che saranno dotate di pannelli fotovoltaici e l’apertura dello “Sportello energia” per guidare le scelte delle amministrazioni e dei cittadini. Anche i vecchi ospedali genovesi hanno difficoltà a operare in un ambito pienamente ecosostenibile, per il futuro in ogni caso sono già in programma una razionalizzazione dei 24 nosocomi presenti a Genova e la messa in cantiere di due importanti progetti ospedalieri orientati all’ecosostenibilità.
Infine, nell’area relativa alla raccolta dei rifiuti, nella provincia genovese solo 87 Kg/abitante sono avviati ad impianti di recupero - contro una media delle altre province italiane di 133 -, mentre i rifiuti avviati in discarica ammontano a 439 kg/abitante contro i 353, di conseguenza la percentuale di raccolta differenziata si ferma al 21% contro il 29% di media. Le ragioni principali di tali dati vanno ricondotte all’anzianità della popolazione, che negli ultimi anni è aumentata significativamente e alla conformazione dell’area urbana, che ostacola e limita il lavoro dei mezzi di raccolta.
In conclusione, l'analisi dei risultati della ricerca evidenzia una tensione non sempre costante - soprattutto in passato - delle amministrazioni della città di Genova verso le tematiche ecologiche, ma, al contempo, mostra che molte iniziative e progetti avviati ultimamente in città sono indiscutibilmente orientati verso politiche di sostenibilità ambientale. Per proseguire con decisione questo percorso verde, indispensabile per il suo futuro, Genova dovrà sfruttare ed esaltare le sue vocazioni tecnico-scientifiche, di cui il Parco scientifico e tecnologico degli Erzelli ne è un’evidenza, combinandole con il suo essere da sempre città immersa nella natura, tra mare e monti.
Testo estratto dal comunicato stampa Siemens