Commissione Ambiente Camera: a Napoli 50% Pm10 da veicoli. Necessarie politiche integrate
Le Commissioni VIII e IX della Camera hanno approvato il 15 giugno una risoluzione unica riguardante l’inquinamento ambientale e la direttiva 2008/50/CE dell’Unione Europea, in via di recepimento. Nel testo, oltre alla richiesta al governo di soluzioni in linea con le indicazioni UE, si sottolineano le diversità delle fonti d’inquinamento atmosferico nelle aree urbane e l'inadeguatezza delle misure di blocco del traffico a livello solo cittadino.
18 June, 2010
Secondo il testo approvato dalle Commissioni XIII - Ambiente, e IX - Trasporti, le principali fonti di inquinamento atmosferico a livello nazionale sono rappresentate dal settore industriale, dalla produzione di energia e dai trasporti.
La risoluzione analizza anche l’inquinamento delle singole aree urbane: a Napoli il traffico veicolare influisce per il 50% del totale del PM10, mentre a Milano e Roma per il 60%, e a Torino per il 60% degli Nox(fonte: Legambiente/elaborazione LaMiaAria.it, su dati Arpa).
I relatori sottolineano però che nelle aree urbane il riscaldamento è, dopo il traffico su gomma, il fattore che maggiormente contribuisce alla presenza delle polveri sottili e degli altri elementi inquinanti. Dai dati forniti da ISPRA (Ispra - Inventario nazionale emissioni in atmosfera Corinair) emerge inoltre che non tutti i veicoli sono ugualmente fonti di PM10: i veicoli a benzina ad esempio emettono quantità minori di questo fattore inquinante, rispetto ai maggiori responsabili delle emissioni che sono i motori diesel, sia leggeri che pesanti, ed i ciclomotori con motore a due tempi. Secondo i relatori le misure che affrontano il problema dell'inquinamento cittadino attraverso il blocco del traffico, nonostante il loro valore simbolico, non sono adeguate a ridurre in misura significativa la concentrazione del particolato nell'aria. Fenomeno che richiederebbe un programma di interventi strutturali e gestionali su area vasta, coerenti ed integrati, così da creare le condizioni per la sua risoluzione definitiva.
Le Commissioni, ed in particolare i relatori Realacci, Garofalo, Monai, Guido Dussin, hanno sottolineato la necessità di recepimento immediato della direttiva dell’Unione Europea in materia contrasto all’inquinamento atmosferico: “nella seduta del 13 maggio 2010 – si sottolinea della risoluzione – il Consiglio dei ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria, ambiente e per un'aria più pulita in Europa, attualmente all'esame del Parlamento, che detta le procedure attuative e di coordinamento con le regioni qualora la Commissione conceda la citata deroga”.
Per arrivare a significative riduzioni dell'inquinamento in atmosfera è indispensabile, secondo i relatori, la collaborazione tra i diversi livelli istituzionali di governo.
Le misure necessarie indicate sono: ricorso più ampio alla mobilità pubblica sostenendo il rinnovo dei veicoli utilizzati, l'utilizzo di veicoli con ridotta capacità inquinante, la diffusa applicazione di sistemi filtranti; per quanto concerne il trasporto privato deve essere promossa la diffusione dei veicoli con ridotta capacità inquinante, anche attraverso la realizzazione capillare sul territorio di reti di distribuzione del gas metano per autotrazione, del gpl, dei carburanti a idrogeno, e di reti di punti di ricarica per i veicoli ad alimentazione elettrica, nonché il sostengo all'adozione su ampia scala di filtri antiparticolato. Altra proposta inserita nel testo riguarda lo sviluppo della mobilità ciclistica attraverso un incremento delle piste ciclabili e dei percorsi protetti.
Resoconto risoluzioni Commissioni Riunite VIII e IX - martedì 15 giugno 2010