Salta anche l’educazione ambientale
L’ennesimo taglio decapita la delibera regionale di febbraio. La Regione azzera i finanziamenti - da La Stampa del 23.06.2010
23 June, 2010
Alessandro Mondo
Cinquecentomila euro in due anni, spariti dalla sera alla mattina. La scure della Regione, disperatamente a corto di risorse, si abbatte sull’ambiente. Più precisamente, sulle iniziative di educazione ambientale, quelle che nei programmi scolastici di una volta andavano sotto la voce «educazione civica» e che dovrebbero servire a formare i cittadini in erba. Gli adulti di domani.
L’annuncio - anzi: la denuncia» - proviene dalla Provincia nella persona dell’assessore all’Ambiente Roberto Ronco. L’ennesima sforbiciata è arrivata con una lettera che decapita la delibera regionale approvata a febbraio, uno degli ultimi lasciti della giunta-Bresso, svuotandola di quello che conta: i finanziamenti.
A farne le spese, il programma «Infea» cofinanziato per il biennio 2010-2011 da Regione e Province. Dove l’acronimo sta per «Informazione e Formazione nell’Educazione Ambientale». Il calendario delle attività è vario: incontri e laboratori con gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, ma anche a uso degli adulti. Obiettivo: insegnare le regole basilari dell’educazione ambientale formando bambini e ragazzi, e non solo, perché contribuiscano a creare un mondo migliore. Rifiuti, energia, risorse idriche: di tutto un po’. Il senso è quello di un programma che ha già coinvolto, nella sola progettazione, oltre 400 soggetti pubblici e privati.
Restando alla Provincia di Torino, la più popolosa e per questo destinataria della quota parte maggiore in termini di risorse, i fondi ammontavano a 500 mila euro spalmati su due anni. Palazzo Cisterna, che non naviga in acque migliori rispetto alla Regione, ci mette del suo con 160 mila euro: mantenuti, almeno per ora, in attesa di un chiarimento che non lascia adito a grandi speranze. L’assessore Ronco è senza parole: «I progetti di educazione ambientale servivano a spiegare agli studenti e agli adulti argomenti rilevanti dal punto di vista ambientale nei diversi territori. Con questi tagli si impedisce la creazione di una cultura ambientale diffusa». E ancora: «Noi i fondi non li tagliamo. Aspettiamo al varco dalla Regione».
Il che lascia presupporre un’attesa piuttosto lunga, visto che a piazza Castello - dove stanno passando al setaccio tutti i capitoli di spesa - la decisione è presa. «Tutti devono rendersi conto che stiamo attraversando un periodo di difficoltà straordinarie - replica Roberto Ravello, assessore regionale all’Ambiente - Premesso questo, molte iniziative di educazione ambientale possono essere a costo zero e partire da una sensibilizzazione organica degli insegnanti. Non sempre, e non ovunque, progetti costosi producono risultati».