Gli autobus con le gomme a terra. Congelata la gara d'appalto
Empoli - Il governo taglia il 40% dei trasferimenti: "Impossibile garantire il servizio". Alla Regione Toscana quest’anno dovrebbero arrivare 300 milioni di euro per il trasporto pubblico su gomma; lo scorso anno la somma era di 500 milioni - da La Nazione del 24.06.2010
25 June, 2010
Alberto Andreotti
Il Circondario ha sospeso con un atto dirigenziale la procedura di gara per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico su gomma per il periodo 2010 - 2015. Servizio che sarebbe entrato in funzione, modificando e se possibile migliorando quello in essere, sin dal prossimo settembre. Una bella «torta» da 21 milioni di euro per 5 anni. La decisione, assolutamente inusuale, nasce dalla presa d’atto dei tagli operati dal governo: alla Regione Toscana quest’anno dovrebbero arrivare 300 milioni di euro per il trasporto pubblico su gomma. Lo scorso anno la somma era di 500 milioni, il taglio netto, quindi, è del 40%.
«Se non possiamo garantire gli oneri economici che stanno alla base del bando — spiega Dario Parrini, sindaco di Vinci e delegato ai trasporti del Circondario — è del tutto evidente che dobbiamo ritirarlo. Ma è anche evidente che non possiamo correggerlo, perché a certe cifre nessuno potrà partecipare. E dire che sul nostro bando si era mostrato un forte interesse».
«Il trasporto pubblico locale — tiene subito a precisare Parrini — è un vero e proprio servizio sociale, al pari degli asili nido e delle mense scolastiche. Anche qui la contribuzione dei cittadini che ne usufruiscono, in questo caso acquistando i biglietti, arriva sì e no al 25% del costo. E allora che fare? Comunque ci si muova si va a frugare nelle tasche dei cittadini, sia che si rincarino spropositatamente i biglietti, sia che si tolgano delle corse, costringendo gli utenti ad usare la macchina. Questi tagli rendono vani tutti i tentativi di liberare le città dalle auto e di ridurre l’inquinamento».
Le gare di affidamento sono state congelate (anche Prato e Pistoia si accingono a farlo), ma intanto si pensa anche ai lavoratori del settore: secondo le stime della Regione, gli esuberi sarebbero addirittura 1.600. Nel Circondario gli addetti impiegati sono 112 e oltre un terzo si potrebbe essere costretti a mandarlo a casa. La mobilitazione è già cominciata, a partire dai governatori delle Regioni (sia di destra che di sinistra): «Il provvedimento — spiega Parrini — è stato varato con decreto dal governo, quindi diventa subito efficace, però ora inizia l’esame al Senato e poi alla Camera, e ci auguriamo che si faccia marcia indietro. Martedì mattina Province e Circondario si incontreranno con l’assessore ai trasporti regionale Luca Ceccobao, il tavolo governo - Regioni è sempre aperto. Questa non è la battaglia di una parte politica, ma di tutto il sistema degli enti locali, anche l’Anci ha espresso forte preoccupazione per questi tagli».
Parrini ha le idee chiare anche su dove eventualmente andare a reperire fondi per garantire il trasporto pubblico locale: «Se ai capitali rientrati con lo Scudo fiscale si fosse applicata un’aliquota del 9 anziché del 5%, avremmo trovato 4 miliardi, cioè la metà dei tagli complessivi operati dal governo; e poi si potrebbe unificare al 23% l’aliquota Irpef su tutte le rendite da capitale».