Com'è andata a Velocity 2010
Conclusa la Conferenza mondiale sulla Mobilità ciclistica. Buone pratiche, ricerche, scambi di idee ed esperienze ma anche nuove attività imprenditoriali legate alla bicicletta. Il mondo della ciclabilità non conosce crisi. Da Copenhagen riparte la rete globale “Cities for Cyclists”, con ambizioni non più solo europee ma intercontinentali. Appuntamento a Siviglia per il Velo-City 2011 e a Vancouver per l’edizione 2012. Lello Sforza della Fiab da Copenaghen
27 June, 2010
Lello Sforza
Con un arrivederci a Siviglia, dove si terrà a marzo 2011 la prossima Conferenza internazionale Velo-City e a Vancouver (Canada) per l’edizione mondiale del 2012, si è concluso il summit “globale” sulla mobilità ciclistica tenutosi nella capitale danese dal 22 al 25 giugno per iniziativa di European Cyclists’ Federation insieme alle città di Copenhagen e Frederisksberg.
Alla Conferenza hanno preso parte attivamente - tra sessioni plenarie, forum, tavole rotonde, incontri “one to one” - politici, pianificatori, trasportisti, filosofi, sociologi, urbanisti, cicloecologisti, giornalisti provenienti da tutti i continenti che hanno anche interagito tra di loro in una full immersion globale.
Oltre mille i partecipanti. Per contare gli italiani bastavano le dita di due mani. Tra questi nemmeno un amministratore pubblico, un parlamentare o un rappresentante di Istituzione pubblica.
E’ stato un susseguirsi di presentazioni di buone pratiche, risultati di indagini e ricerche, scambi di idee ed esperienze ma anche di nuove attività imprenditoriali legate alla bicicletta. Come se in un momento particolare di grande crisi economico-finanziaria, il mondo della ciclabilità, dalla pianificazione ai servizi, non conosca crisi. Davvero un buon auspicio!
La parola d’ordine è stata: la bicicletta migliora la qualità delle città, è parte essenziale delle soluzioni alla lotta ai cambiamenti climatici e alla riduzione delle emissioni di CO2, induce a stili di vita sostenibili anche nel campo dei trasporti, riduce senza ombra di dubbio i consumi energetici. Perché “green economy” non può esistere senza “green mobility” e quest’ultima senza mobilità ciclistica. Che, integrata con il trasporto pubblico e collettivo nelle sue diverse combinazioni (treno, tram, bus, car-sharing, car-pooling, taxi) favorisce lo sviluppo di un sistema urbano e metropolitano svincolato dalla dipendenza e dall’abuso dell’auto privata.
E per far sapere che Copenhagen, già regina della bicicletta, ospitava il summit mondiale sul trasporto ciclistico, giovedì 24 giugno oltre duemila ciclisti hanno sfilato per le vie della città in una grande “bike parade”. In testa al corteo di biciclette il Presidente dell’ECF Manfred Neun e il Sindaco della Tecnica e dell’Ambiente dell’Amministrazione comunale di Copenhagen, Bo Asmus Kjeldgaard. La parata è stata particolarmente festosa: dislocati lungo la carovana di ciclisti e trasportati a bordo di numerosi risciò, gruppi e bande musicali hanno suonato e cantato attirando l’attenzione della cittadinanza che ha gradito il fermo del traffico. Determinanti, quindi, nel corteo di biciclette, le cargo-bike che in Danimarca, così come negli altri paesi nord europei, sono notevolmente diffuse come bici per il trasporto di ogni genere: dalla spesa, ai bambini, alle persone.
Nel corso della Conferenza è stata rilanciato dal Presidente dell’ECF, Mandred Neun, il network “Cities for Cyclists”, la rete delle città impegnate a promuovere politiche per la ciclabilità e il trasporto sostenibile. L’iniziativa dell’ECF, inizialmente lanciata a livello europeo, in considerazione della visione “globale” della bicicletta come mezzo di trasporto urbano del futuro è stata rilanciata a livello intercontinentale. La proposta, subito accolta da numerosi amministratori pubblici presenti alla Conferenza, non si rivolge solo alle città, ma a tutti i livelli istituzionali. Benvenute, quindi, le adesioni anche da province, dipartimenti, contee, regioni. La rete “Cities for Cyclists”, coordinata dall’ECF - che si conferma come prima organizzazione internazionale per la promozione della mobilità ciclistica – faciliterà i contatti e le relazioni tra tutti gli attori delle politiche di ciclabilità.
Da tutto il mondo per discutere del futuro del trasporto in bicicletta - Lello Sforza della Fiab da Copenaghen