Testaccio, i cassonetti nell'androne provocano cattivi odori: è protesta
Oggi entrano in vigore le nuove tariffe in alcuni tratti stradali dell'Anas a pedaggio. Chi viene dalla provincia e sceglie di prendere l'autostrada per arrivare a Roma pagherà sino ad un euro in più in ben 9 caselli - da Romatoday del 30.06.2010
01 July, 2010
di Antonio Sorvillo
"Una cosa buona la raccolta porta a porta ma si deve cambiare il sistema", dice nonna Flavia, massaia residente al Testaccio, in via Ginori. Dopo l'introduzione del metodo adottato anche negli "States", da tempo ormai a Testaccio tra i cittadini serpeggiano parecchi malumori, sopratutto per quello che concerne la raccolta dell'umido.
"Andate a vedere in via Zabaglia. Lì sono 22 famiglie e il pattume con questo caldo puzza", la signora da vera romana doc ha continuato "raccolto a giorni alterni diventa insostenibile, sui pianerottoli viaggiamo in apnea".
"Prima ci svegliavavamo con l'odore del caffè, del pane ancora caldo", dice in romanesco Pietro esercente della zona. "Adesso quando mi sveglio sento la puzza di quello che il palazzo ha mangiato". Sembra un problema condiviso da molti. Dello stesso avviso anche un barista: "La raccolta dell'umido è giusta, ma o mettono il cassone fuori o fanno come al nord, li interrino".
La situazione non è passata inosservata alla politica. Yuri Trombetti, assessore ai Lavori Pubblici del I Municipio dell'Udc si sta muovendo per far raddoppiare la raccolta e protesta per le scelte del Comune di alzare la tassa dei rifiuti pur perpetuando il disagio.
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