Lombardia: un sogno ambientalista per festeggiare i primi 30 anni di Legambiente.
Da giovedì 1 luglio 2010 una serie di appuntamenti a Milano per celebrare i 30 anni di Legambiente
01 July, 2010
Per una notte i sogni popoleranno il Parco ex Trotter di Milano in via Padova (ingresso da via Giacosa). Fiabe, cinema e musica permetteranno a tutti di vivere una serata al confine tra sogno e realtà. Giovedì 1 luglio 2010 si terrà infatti la serata “ Sogno Verde”, per il ciclo 2010 dei Notturni di Musicamorfosi, interamente dedicata al Sogno e vivrà delle performance di decine di artisti, che si muoveranno in perfetta sinergia. La serata avrà un'anima verde per la celebrazione del trentesimo compleanno di Legambiente: il cantante togolese Arsene Duevi guiderà, infatti, un coro in cui tra le voci si esibiranno anche le personalità e i volontari che, nel corso degli ultimi 30 anni, hanno guidato l'associazione ambientalista in Lombardia. “Per una sera, in un luogo che è simbolo della Milano contemporanea e delle sue contraddizioni, vogliamo provare a unire arte e ambiente, musica e società. La storia di Legambiente è sempre stata del resto quella di chi non ha voluto mai pensare all'ambiente come spazio separato o come evasione: viviamo il nostro impegno dentro le nostre comunità, nei nostri paesi e città. Per noi difendere l'ambiente significa essere custodi del bene comune”. Damiano Di Simine, Barbara Meggetto, Andrea Poggio e Carlo Monguzzi approfitteranno del Notturno per testare le rispettive attitudini vocali, fedeli all'insegnamento di John Cage che sognava “una musica ecologica che permetta di abitare il mondo”.
Il notturno ovviamente calerà insieme alle tenebre: dalle 21.30 alle 24.00 gli spettatori potranno scegliere da quale sogno farsi cullare: dal violoncello solitario di Naomi Berrill, dalle percussioni di Teté de Silveira, dalla ballerina Silvia Alfei che si impossesseranno delle vie del parco con le loro esibizioni o ancora dal “Sogno jazz di Buster Keaton” di Antonio Zambrini al piano, dal “Sogno metaforico” di suoni e natura che Roberto Zanisi metterà in scena nell’uccelliera, con i suoi mille strumenti raccolti nel mondo, mentre una danzatrice, Elena Pellegatta ne ricamerà i voli. Solerti ciclisti invece cavalcheranno biciclette musicali caricando vecchi giradischi, mentre Ditta Gioco Fiaba metterà in scena “L'isola delle Lucciole”, sogno musicale per bambini di tutte le età.
Ecomafia: le storie, i numeri, le inchieste e le proposte.
Legambiente, in collaborazione con LIBERA, organizza la presentazione dell'edizione 2010 del Rapporto Ecomafia.
Ecomafia 2010. Il caso Lombardia.Lunedì 5 luglio 2010 dalle ore 10,30 alle ore 13 - Regione Lombardia – sala Pirelli - via F. Filzi 22 – Milano
Interverranno:
Daniele Belotti, Assessore regionale al Territorio, Sergio Cannavò, Co-presidente Centri di Azione Giuridica di Legambiente, Enrico Fontana, Legambiente, Lorenzo Frigerio, Referente regionale per la Lombardia di LIBERA – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Luciano Scalettari, Giornalista. Introduce e coordina Damiano Di Simine - Presidente Legambiente Lombardia Onlus
Convegno "Il suolo: una risorsa non rinnovabile"organizzato da Legambiente Circolo di Landriano e Coordinamento Provinciale di Pavia
in collaborazione con Centro Ricerche sul Consumo di Suolo – INU - Legambiente
La campagna pavese è sempre più occupata da capannoni, strade, lottizzazioni, centri commerciali, parcheggi. Sono molti coloro che pensano che si stia superando un limite nel consumo della risorsa suolo, bene limitato e fondamentale per il nostro benessere, per l'agricoltura, il paesaggio. E' possibile modificare questo stato di cose? Crediamo di sì, a partire da una maggiore responsabilità in chi amministra e da una crescita di consapevolezza di cittadini e imprese.
Mercoledì 7 luglio 2010 ore 21.00presso la Sala Consiliare del Comune di Landriano - PV
Introduce: Natalino Zasso, presidente circolo Legambiente Landriano, modera: Luigi Vecchi. Relazioni: Renato Bertoglio, coordinamento provinciale Legambiente Pavia, Andrea Arcidiacono, Istituto Nazionale di Urbanistica, Paolo Strina, sindaco di Osnago (LC), comune a PGT a 'crescita zero', Giuseppe Villani, consigliere regionale PD, Vittorio Pesato, consigliere regionale PDL, Regione Lombardia. Conclusioni: Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia
SULLE SPONDE DEL LARIO: USO E CONSUMO DEL TERRITORIO
Mostra fotografica: Uso e consumo del suolo sulla sponda orientale del Lario
Spazio espositivo San Nicolao, Bellano (LC)
Legambiente Circolo Lario Sponda Orientale
Da giovedì 8 a giovedì 15 luglio 2010 Orari: 10-12, 17-19, 21-22
Mercoledì 14 luglio ore 21 Convegno - Più terra e meno cemento
Introduce Costanza Panella, Legambiente circolo di Bellano
intervento di Andrea Vitali, scrittore bellanese
Dibattito su proposte di leggi regionali e politiche locali per ridurre il consumo di suolo:
invitati gli Amministratori dei Comuni e della Provincia e i Consiglieri regionali eletti nel territorio lariano:
Stefano Galli (Capogruppo Lega Nord) e .Luca Gaffuri (Capogruppo PD).
modera e conclude: Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia
FESTAMBIENTE ALPI NELLA GRANDIOSA YOSEMITE LOMBARDA
TRE GIORNI DI NATURA, CULTURA E GUSTO AI BAGNI DI MASINO
Legambiente invita tutti ai Bagni di Masino (Sondrio) dal 16 al 18 luglio per la prima edizione di Festambiente Alpi. La Val Masino è sicuramente la più grandiosa tra le valli alpine della Lombardia, con le sue bastionate ripidissime di granito che fanno impallidire i giganti di Yosemite, le sue foreste secolari, i torrenti che scendono dalla Val di Mello e dalla Valle dei Bagni. E' un'altra Lombardia, per molti ma non per tutti, quella che dall'anno scorso è diventata anche riserva naturale, dove hanno fatto la loro prima apparizione gli orsi evocando il mitico 'Gigiat' metà uomo e metà stambecco, il simbolo di questi luoghi che stupiscono per il contrasto tra l'asprezza vertiginosa dei versanti e la mitezza dei fondovalle, dove la natura imbastisce il suo spettacolo. E' qui che si svolgerà Festambiente, un evento che nasce dalla collaborazione tra Legambiente ed Ersaf, l'azienda forestale regionale che da tempo è amorevole custode del demanio della testata della valle e della sorprendente faggeta dei Bagni, protagonista - insieme al piccolo comune di Valmasino e alle migliaia di appassionati che vi giungono ogni anno da tutto il mondo - di un progetto di rilancio e valorizzazione del territorio che può trovare nel turismo di qualità la chiave di successo. Veniteci a trovare, sarà una esperienza difficile da dimenticare. Scarica il programma della tre giorni di festa
No alla terza pista a Malpensa
Legambiente boccia senza mezzi termini il progetto di terza pista per l'aeroporto di Malpensa, giudicandolo un atto di vero e proprio “vandalismo”. “Nulla di più distante dalle vere necessità del territorio che soffre gli effetti della crisi industriale – dichiara Barbara Meggetto, direttrice regionale di Legambiente - nulla di più sbagliato anche rispetto alle previsioni di sviluppo del traffico aereo, soprattutto un atto dichiaratamente aggressivo nei confronti del Parco del Ticino, per il quale, ai comuni chiediamo di mobilitarsi per salvaguardare un territorio che ha già dato molto al cemento”.
Il Varesotto è infatti il territorio più cementificato di tutta la Lombardia, e le sole superfici aeroportuali ben 12,5 milioni di metri quadri: oltre la metà del totale delle superfici aeroportuali dell'intera Lombardia si trovano concentrate in provincia di Varese. Per questo Legambiente lancia il suo avvertimento: basta con le piste, il troppo cemento è una droga per lo sviluppo, genera dipendenza e sottrae risorse dai settori economici che davvero potrebbero fare la differenza, a partire dalla ricerca e sviluppo nelle nuove tecnologie e nei materiali collegati alla 'green economy'. A Malpensa prima di parlare di terza pista occorre affrontare le vere priorità per uscire dallo stallo dell'aerostazione: l'aeroporto varesino ormai deve accantonare i sogni di gigantismo e imparare a giocare in squadra con gli altri scali lombardi. Del resto le tendenze sono ormai chiare: nel 2000 a Malpensa arrivavano o partivano 21 milioni di passeggeri, pari al 73,6% dell'intero traffico passeggeri, nel 2008 i passeggeri sono scesi a 19 milioni, ma è raddoppiato il traffico negli altri aeroporti lombardi, balzati dal 26% al 45% di arrivi e partenze. E i dati del 2009 sono una conferma: i passeggeri di Malpensa sono scesi a 17 milioni, complice la crisi, ma la quota di passeggeri trasportata dagli altri aeroporti ha continuato a salire fino al 47,5% del totale. Le capacità dei quattro aeroporti sono ancora ben lontane dall'essere saturate: a fronte di una capacità complessiva di 52 milioni di arrivi e partenze, nel 2009 i movimenti sono stati solo 33 milioni.
“Quello lombardo è ormai a tutti gli effetti un sistema aeroportuale multiscalo – dichiara Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia – invece di continuare a pompare Malpensa, sarebbe bene che ci si confrontasse con la realtà, puntando a migliorare le prestazioni degli aeroporti in termini di accessibilità con mezzo pubblico, a partire da Malpensa che vede arrivare in treno solo il 7% dei passeggeri, contro il 30% di altri grandi aeroporti come Charles de Gaulle e Heathrow”. A giustificare questa scadente prestazione sono da un lato i prezzi eccessivi dei biglietti del Malpensa Express, che pertanto viaggia spesso a vuoto (solo 1,5 milioni di passeggeri trasportati nel 2009), e dall'altro il fatto che la ferrovia serve solo uno dei due terminal di Malpensa. Ma quella dell'accessibilità con mezzi pubblici allo scalo è solo una delle richieste degli ambientalisti.
“Tanto per iniziare, chiediamo più trasparenza e informazione – prosegue l'esponente di Legambiente - non esistono, o non sono accessibili, i dati sugli effetti ambientali e sull'inquinamento aeroportuale di Malpensa. Vorremmo poi che venissero resi disponibili i milioni di euro accantonati per le opere di mitigazione, pagati dai viaggiatori in partenza con l'euro di sovrattassa ambientale. Malpensa fino ad ora non ha mantenuto nessuna delle sue promesse, né in merito alle previsioni di traffico per passeggeri e merci, né alle ricadute occupazionali: il Comitato Malpensa 2000 aveva annunciato 143.000 posti di lavoro, siamo fermi a 40.000 con l'indotto. L'aeroporto non si rilancia con nuove colate di cemento – conclude Balotta - ma rendendolo più compatibile con il territorio e più efficiente sotto il profilo operativo”.