650 tuffi in Europa per il Big Jump 2010
250 tuffi ufficiali e 400 non ufficiali: sono questi i numeri del Big Jump 2010 secondo l'organizzazione europea della manifestazione. Legambiente ricorda l'inquinamento del fiume Lambro: “Senza controlli e prevenzione il rischio marea nera corre lungo tutti i nostri fiumi”. Il Big Jump 2010 a Torino: un video di Eco dalle Città. Le foto e la rassegna stampa
12 July, 2010
Esigono la balneabilità di fiumi e laghi al più presto, e comunque non oltre il 2015. Decine di migliaia di persone in tutta Europa si sono tuffate l'11 luglio 2010 lanciando questo messaggio alle istituzioni locali ed internazionali. A cinque anni esatti dal primo “European River Swimming Day”, è tornato, con un crescente successo di pubblico, l’annuale tuffo simbolico organizzato per chiedere più attenzione per la qualità delle acque dolci e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul recupero della loro balneabilità. Il Big Jump, campagna europea di European Rivers Network (ERN) e dei suoi partners, coordinata in Italia da Legambiente, è stata accompagnata quest’anno da una raccolta firme per la petizione “Dillo all’Unione Europea: bisogna salvare la biodiversità adesso!”, che chiede alla UE, nell’anno internazionale della Biodiversità, di impegnarsi fortemente nel prendere e adottare un nuovo piano strategico globale che tuteli la biodiversità e di rivedere e rafforzare i piani di gestione dei bacini idrografici ripristinandone la salute entro il 2015.
In contemporanea ai centinaia di Big Jump in tutta Europa, in Italia sono stati organizzati decine di tuffi. A partire dal quanto mai significativo tuffo nel Lambro ad Agliate (Mb) e Orio Litta (Lo), il Big Jump in Lombardia è stato fatto anche sulle rive del fiume Serio a Villa di Serio (Bg), del Ticino a Somma Lombardo (Va) e Pavia, del Po a Motta Baluffi (Cr), sulle rive dell'Olona a Malnate (Va) e sull’Adda a Imbersago (Lc). E’ stato trovato refrigerio nelle acque del Po anche in Emilia Romagna a Polesine Parmense (Pr) e nel Tevere in Umbria a Città di Castello (Pg). In Piemonte sono state molte le persone che hanno partecipato ai tre tuffi organizzati a Torino nel Po, a Cuneo nella Stura e in Valchiusella sulle rive dell’omonimo torrente.
“Il Big Jump di quest’anno – dichiara Vanda Bonardo, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta - coincide con il decimo anniversario della Water Framework Directive (WFD), la direttiva dell’Unione Europea sulle acque, nella quale i paesi europei si impegnano a raggiungere il buono stato ecologico dei diversi ambienti acquatici entro il 2015. A distanza di dieci anni dall’adozione della direttiva, l’obiettivo di avere parametri vicini alla balneabilità sembra ancora piuttosto lontano”.
I superamenti dei valori limite previsti continuano a verificarsi nonostante dalla stagione balneare 2010 entri pienamente in vigore la nuova normativa sulla balneazione che fissa limiti sostanzialmente più elevati di quelli previsti nella vecchia normativa (ad esempio per gli escherichia coli il valore limite è salito a 1000 UFC/100 mL).
"Fiumi - continua Vanda Bonardo - che sono troppo spesso aggrediti da abusivismo, inquinamento, escavazioni in alveo, cementificazioni, consistenti captazioni delle acque per uso idroelettrico o irriguo. Elementi che mettono costantemente a rischio i corsi d’acqua. Ne è una triste e recente testimonianza lo sversamento nel Lambro di oltre 2600 tonnellate di idrocarburi fuoriusciti dalla Lombarda Petroli di Villasanta a Monza. Il Big Jump organizzato oggi anche sulle rive del Lambro ha lo scopo di ricordare che se non vengono svolte in modo adeguato attività di controllo e di prevenzione il rischio marea nera corre lungo tutti i nostri fiumi”.
Un tuffo nel Po per far rivivere il fiume - da La Stampa del 12.07.2010
Galleria fotografica - da La Stampa.it dell'11.07.2010
Un tuffo nel Po per chiedere più controlli - Galleria fotografica da Repubblica.it dell'11.07.2010
Il sito europeo del Big Jump