Inchiesta della Procura sul gassificatore di Malagrotta
I residenti denunciano presunte irregolarità nella realizzazione dell'impianto che dovrebbe entrare in funzione a gennaio. Dopo alcuni sopralluoghi dei carabinieri del Nucleo di tutela ambientale, la Procura di Roma ha avviato un'indagine
23 October, 2008
La Procura di Roma ha aperto un'indagine sul gassificatore di Malagrotta. Il procedimento, coordinato dal procuratore capo Giovanni Ferrara e dall'aggiunto Achille Toro è stato avviato in seguito ai sopralluoghi effettuati dal Nucleo di tutela ambientale dei carabinieri nelle scorse settimane. Ad avviare le indagini, alcune segnalazioni presentate dai residenti della zona.
I controlli si sono concentrati sul rispetto della normativa antincendio e della legge Seveso soprattutto in relazione al grande serbatoio di ossigeno installato all'interno dell'impianto. La Procura ha già acquisito una serie di documenti relativi al gassificatore e alle attività di trattamento dei rifiuti che dovrebbero iniziare all'inizio del 2009, mentre i vigili del fuoco hanno richiesto «una dettagliata dichiarazione sulle tipologie di sostanze pericolose presenti e gli esiti di altri procedimenti amministrativi-autorizzativi o di attività di collaudo».
Intanto, il comitato Malagrotta ha inviato un nuovo esposto al Dipartimento ambiente dell'Unione europea, segnalando che, nonostante l'impianto di trattamento sia stato realizzato all'interno della discarica, a poca distanza dalla raffineria di Roma e da altri depositi di gas e di carburante, non sia stata effettuata la valutazione di impatto ambientale. «Gli ispettori di Bruxelles ci hanno risposto che effettueranno un sopralluogo sull'area della discarica dove entrerà in produzione l´impianto», ha commentato Sergio Apollonio, presidente del comitato.