Ravello: "Libero accesso nelle Ztl per i veicoli a metano, gpl e elettrici"
L'assessore all'Ambiente Roberto Ravello annuncia di voler riservare l’erogazione dei contributi regionali per l’istituzione o l’allargamento di zone a traffico limitato solo ai Comuni che prevedano nelle Ztl la libera circolazione di veicoli a basso impatto ambientale
20 July, 2010
Via libera nelle Ztl alle auto a metano, gpl o elettriche. E' questa l'intenzione del neo assessore regionale all'Ambiente Roberto Ravello: "Alcune delibere istitutive delle zone a traffico limitato -ha dichiarato-contengono un paradosso: anche le vetture cosiddette ad impatto zero, o a bassissimo impatto ambientale, non possono oltrepassare le porte elettroniche attive nelle zone Ztl se non provviste di apposito pass e permesso di circolazione concesso, però, dietro requisiti indipendenti dall’omologazione del veicolo". Per questo "è mia intenzione -ha annunciato- rivedere la normativa vigente. In particolare, riteniamo opportuno subordinare l’erogazione dei contributi per l’istituzione o l’allargamento di zone a traffico limitato alla condizione che i Comuni richiedenti consentano la libera circolazione dei veicoli elettrici, a metano e a Gpl di recente costruzione e per la cui conversione siano stati concessi contributi pubblici".
Chiaro il riferimento alla caratteristiche della Ztl di Torino -sulla quale l'assessore non ha mai nascosto le proprie perplessità- ma più in generale al principio alla base di buona parte delle zone a traffico limitato dei maggiori comuni piemontesi dove, nelle ore in cui è attiva la Ztl, possono circolare solo i residenti all'interno dell'area e non sono previste deroghe per i cosiddetti "veicoli ecologici".
"Un controsenso, -per l'assessore Ravello- se si pensa alla Ztl come ad un’operazione prevalentemente pensata e voluta contro l’inquinamento, che poi di fatto vieta la circolazione anche ai veicoli ecologici o a basso impatto ambientale. Introdurre una regolamentazione che permetta al cittadino accessibilità e mobilità nella città, pur rispettando le normative, è il presupposto per ottimizzare le sinergie tra i diversi protagonisti che presidiano la Mobilità: la pubblica amministrazione centrale e locale, le case automobilistiche, gli organi di controllo e chi deve predisporre gli indispensabili strumenti finanziari per la realizzazione concreta di una mobilità migliore".