Il Campidoglio come la Casa Bianca, Isabella Rauti Alemanno (forse) come Michelle Obama. È stato lo stesso sindaco di Roma ad annunciare che a partire da settembre, sulla scia delle esperienze analoghe di Washington e di Buckingham Palace, due orti urbani saranno allestiti proprio in Campidoglio. Delle due aree “agricole”, una, più piccola e permanente, sarà realizzata all'interno dei giardini capitolini e destinata alla vera e propria produzione di frutta e ortaggi. L'altra, più grande e temporanea, verrà allestita in collaborazione con Slow Food sotto la statua del Marco Aurelio, e seguirà il tracciato della decorazione michelangiolesca del pavimento di piazza del Campidoglio, illuminata per l'occasione con luci a led alimentate da energia fotovoltaica. L'orto, dal valore simbolico oltre che artistico, sarà inaugurato ai primi di ottobre, per poi essere smantellato al termine della manifestazione “Terra Madre”, promossa proprio da Slow Food dal 21 al 25 ottobre (e che ospiterà quest'anno anche la first lady Michelle Obama, madrina di un orto bio alla Casa Bianca).

L'orto vero e proprio, invece, occuperà un'area del giardinetto laterale che si affaccia sulla scala di Sisto IV, dal lato opposto rispetto al Palazzo Senatorio. Qui verranno coltivati – non si sa ancora se con l'intervento diretto della signora Isabella – ortaggi tipici dell'agro romano che saranno poi destinati alle mense gestite da associazioni benefiche. Il costo complessivo dell'operazione dovrebbe aggirarsi intorno ai centomila euro, che arriveranno almeno per il 50% da aziende private. L'annuncio di Alemanno è giunto a margine dell'inaugurazione, in via della Consolata, nel XIII Municipio, di un parco costituito da 22 orti, che occupano un'area comunale di circa 18mila metri quadri (foto Ansa). Uno degli orti sarà riservato ai bambini del quartiere, mentre gli altri saranno coltivati dagli anziani della zona. Il parco di via della Consolata dovrebbe presto essere seguito da altre esperienze analoghe in tutta la città.