Francia: tassa sui sacchetti di plastica? Il ministro frena
Una mini tassa sulle buste di plastica a partire dal prossimo anno in Francia? Forse sì, se il provvedimento che la introduce, approvato nei giorni scorsi dalla commissione Finanze dell’Assemblea nazionale, riuscirà a passare l’esame del Parlamento francese
29 October, 2008
Una mini tassa sulle buste di plastica a partire dal prossimo anno in Francia? Forse sì, se il provvedimento che la introduce, approvato nei giorni scorsi dalla commissione Finanze dell’Assemblea nazionale, riuscirà a passare l’esame del Parlamento francese. Si tratta di un emendamento che prevede la tassazione degli shopper di plastica presi alla cassa dei supermercati di 15 centesimi e di 10 centesimi per quelli usati per avvolgere frutta e verdure. Secondo i fautori dell’emendamento, citati dal sito www.zeroemission.tv, la tassa potrebbe far crollare il consumo dei sacchetti nei supermercati e favorire al contempo l’utilizzo di quelli biodegradabili, che consentono di ridurre le emissioni generate dalla loro produzione dal 30 al 75 per cento. Essendo stato proposto dal partito di governo, si può pensare che l’emendamento avrà vita facile. Invece no. Perché a opporvisi, a sorpresa, è proprio il ministro dell’Ecologia, Jean-Louis Borloo.
“L’introduzione di una fiscalità troppo dissuasiva su prodotti di grande consumo deve essere adottata come soluzione ultima”, ha tuonato il ministro. A supporto del suo argomento, Borloo ha anche aggiunto che la distribuzione di buste alla cassa ha già fatto registrare un crollo, passando da 10,5 miliardi di unità nel 2002 a 2,1 miliardi nel 2007, ovvero l’80 per cento in cinque anni.
Parole più convincenti contro il provvedimento non avrebbe potuto utilizzarle nemmeno Jérôme Bédier, presidente della Federazione del commercio e della grande distribuzione, una lobby molto forte Oltralpe, il quale ha fatto presente: “È una tassa che va a intaccare il potere d’acquisto, ma che non porterà alcun beneficio per l’ambiente”.
E se al loro posto si utilizzassero dei sacchetti di carta? “Troppo cari”, ha tagliato corto.