Enea: 240 mila domande in due anni per le incentivazioni del 55%
Nell'ambito di Ecohouse 2010, manifestazione che si svolge all'interno di Zeroemission Rome, Enea ha presentato i risultati delle incentivazioni del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica negli edifici. Giampaolo Valentini (Enea): "240 mila domande nel 2008 e 2009. Ma non c'è certezza circa il proseguimento degli incentivi nel 2011".
09 September, 2010
Il 9 settembre 2010 in occasione del convegno "Tre anni di detrazioni fiscali del 55%: istruzioni per l'uso, risultati conseguiti e prospettive future", organizzato da Enea nell'ambito di Ecohouse 2010 all'interno di Zeroemission Rome, è stato fatto un bilancio sull'incentivo fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica negli edifici. Una panoramica è stata offerta da Giampaolo Valentini di Enea: “I risultati ottenuti sono sicuramente molto positivi. L'andamento positivo dell'incentivo negli ultimi anni è stato confermato nel 2008 e nel 2009 con in media oltre 240mila domande di accesso alla detrazione fiscale. E per quest'anno contiamo di restare sugli stessi livelli anche se ancora il conteggio è in corso. Il vero problema è, però, che ora la detrazione decadrà, a meno di proroghe, il prossimo 31 dicembre. Se infatti il 36% (che premia i lavori di ristrutturazione, compresi quelli per il risparmio energetico, ndr) è stato già prorogato fino al 2012, il 55% ancora no, perché sia il ministero dello Sviluppo economico sia quello delle Finanze vorranno prima sincerarsi dei risultati ottenuti a fronte dei mancati introiti per le casse dello Stato".
L'incertezza potrebbe rappresentare un freno per le aziende specializzate in questo tipo di interventi. "Le associazioni di categoria chiedono a noi, ma soprattutto al governo di prendere in fretta una decisione in modo da poter ripartire a programmare la produzione e le attività - ha concluso Valentini -. Se non hanno certezze, è probabile che molte aziende si troveranno in difficoltà". Eppure la contabilità del 55% è assolutamente positiva. In un recente convegno all'Enea, infatti, si è verificato che l'impatto economico al 2015, anno nel quale si esaurirà la detraibilità degli incentivi di questi anni è positiva. A fronte di un costo degli investimenti di 11.720 milioni di euro, con un costo per lo Stato di 6.446 milioni di euro di detrazioni, si riscontrano benefici per il sistema Paese di 3.200 milioni di euro di risparmi in bolletta, 3.310 di gettito fiscale aggiuntivo – la detrazione obbliga tra parentesi a un’importante emersione dal sommerso – e 3.800 milioni di reddito secco aggiuntivo. In totale 10.300 milioni di euro, di soli benefici economici, senza contare i ritorni in termini ambientali, come la mancata emissione di CO2, e quelli sociali come il sostegno all’occupazione.