Dopo tre sedute di fila del Consiglio provinciale e 45 emendamenti presentati, la Provincia di Milano ha approvato il Piano Rifiuti che ha fatto barcollare in certi momenti la giunta di Palazzo Isimbardi.
A favore hanno votato 17 consiglieri, tre hanno votato contro e 9 si sono astenuti. Tra i voti contrari, oltre a quello dell’Udc, anche i consiglieri dei comunisti italiani e di sinistra critica. Tutti della maggioranza gli astenuti: verdi, rifondazione comunista e sinistra democratica. La minoranza di centro-destra è uscita dall’aula in polemica con un emendamento presentato dal Partito Democratico e approvato.

Con l’approvazione del Piano Rifiuti da parte del Consiglio Provinciale non è quindi più necessario nominare un commissario straordinario ai rifiuti. Nei giorni scorsi, il Presidente Filippo Penati aveva scritto a Formigoni per chiedere di essere nominato commissario straordinario come previsto dalla legge.

Le linee fondamentali del Piano Rifiuti erano già state illustrate nell’aula consiliare dall’Assessora all’ambiente Bruna Brembilla. La delibera accoglie le direttive della Regione Lombardia e ribadisce le linee generali del Piano: punta a incrementare la raccolta differenziata dal 45,5% (dati 2007) al 52,7% e coglie l’obiettivo dell’autosufficienza del ciclo dei rifiuti attraverso il potenziamento della termovalorizzazione nella provincia di Milano, per garantire all’area metropolitana milanese e ai suoi cittadini che non ci sarà un’emergenza rifiuti, e che non saranno spesi dei soldi per smaltire in altri impianti i rifiuti dei milanesi.

Secondo una nota diramata dalla Provincia di Milano il presidente Filippo Penati ha telefonato all’assessore regionale Massimo Buscemi per organizzare un incontro al fine di concordare le linee di azione comuni di Provincia e Regione.

Il testo integrale del Piano Rifiuti

Nota della Provincia di Milano

Comunicato stampa dell'Agenzia Omnimilano

La Provincia potenzia il termovalorizzatore di Sesto San Giovanni- da Ecodallecittà