Le linee programmatiche della Regione Campania in materia di gestione rifiuti per il periodo 2008-2013.
Cinque priorità per risolvere l’emergenza rifiuti in Campania: riduzione, raccolta differenziata, impianti di selezione fisicomeccanica, valorizzazione della frazione organica e recupero energetico
04 November, 2008
Sono state pubblicate le linee programmatiche della Regione Campania in materia di gestione rifiuti per il periodo 2008-2013, approvate su proposta dell’Assessore all’ambiente, Walter Ganapini.
Le valutazioni alla base del piano sono state effettuate alla luce di simulazioni numeriche, secondo cui è stata assunta una crescita media della produzione di rifiuti, relativamente al periodo 2008-2013, dell’1 % annuo. Secondo tale previsione, la produzione di rifiuti in regione raggiungerà nel 2013 una quantità pari a 3.037.253 t/a. A fronte di questo, le linee programmatiche prevedono una serie di priorità nella gestione dei rifiuti.
La prima riguarda la riduzione, da realizzare attraverso diverse attività, che possono essere così sintetizzate:
• accordi con gli operatori della distribuzione per reintrodurre il vuoto a rendere (sia riciclabile che pluriuso) e la vendita alla spina di prodotti in grani, in polvere e liquidi;
• incentivazione di articoli lavabili e/o durevoli alternativi agli equivalenti 'usa e getta' (stoviglie e gadget);
• campagna per il ritorno all'acqua del rubinetto al posto della minerale dove gli acquedotti sono ben controllati;
• valorizzare i rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), sostenendo l'attuazione dell'accordo che ne prevede ritiro e riciclo;
• aiuti al commercio dell'usato: spazi per i “mercatini”al fianco degli 'ecocentri';
• sostegno al compostaggio domestico;
• promozione del compostaggio in fattoria (scambio diretto di sostanza organica con alimenti biologici tra ristoratori o negozi alimentari e agricoltori associati).
La seconda priorità è la raccolta differenziata, che, entro il 2013, dovrà raggiungere a livello regionale il 65%
La Regione, intende, inoltre, recuperare a piena funzionalità, attraverso opere di manutenzione straordinaria, gli impianti di selezione fisicomeccanica dei RUR. Tali impianti sono, per la provincia di Napoli, a Tufino, Caivano, Giugliano; per Salerno, a Battipaglia; per Caserta, a S.M. Capua Vetere; per Avellino, a Pianodardine e per Benevento, a Casalduni.
La quarta priorità è relativa alla valorizzazione della frazione organica, che verrà così perseguita:
• recupero della decina di rotovagliatori, acquistati nei primi anni 2000 dal Commissariato e mai utilizzati. Così si consentirà di recuperare compost certificato dai cumuli di sostanza organica in abbandono presso gli impianti di selezione fisico-meccanica;
• il fabbisogno di trattamento della sostanza organica fresca raccolta in modo differenziato ammonta a ca. 500.000 t/a e verrà soddisfatto sia attraverso la riattivazione di impianti di compostaggio e digestione anaerobica esistenti, sia tramite quelli realizzati a seguito del Bando Regionale di Finanziamento di cui al BURC del 28/07/08 (100M€).
• utilizzo dei sistemi di Trattamento meccanico-biologico (TMB), nella disponibilità del Commissariato a seguito di gare esperite nei primi anni 2000 e mai completamente assemblati, collaudati e posti in funzione.
Ultima priorità è il recupero energetico. Stando ai dati forniti dalla regione, i livelli di raccolta differenziata pianificati e il successivo trattamento di selezione fisico-meccanica dei RUR porterebbero a destinare a incenerimento, gassificazione o a recupero energetico in cementifici e/o centrali termoelettriche, un quantitativo annuo variabile tra ca. 1,3 Mt e 600.000 t, in funzione dei rendimenti di RD nell’intervallo tra il 20% attuale ed il 65% di legge.