Rifiuti, la Provincia di Torino alza l'asticella
Da Repubblica Torino del 23.09.2010
01 October, 2010
Sara Strippoli
Torino annuncia lo sconto sulla tassa rifiuti per chi aumenta la quantità di raccolta differenziata. In parallelo, la Provincia fissa i nuovi obiettivi nel piano provinciale dei rifiuti 2010-2015 che sarà approvato prossimamente e presenta i nuovi strumenti per raggiungerli: "compostiere collettive", "isole di prossimità" come quelle che si vedono nei Paesi scandinavi, corsi per imparare a fare il compostaggio. Abbiamo scelto obiettivi che non siano una frustante missione impossibile, spiega l' assessore provinciale all' Ambiente Roberto Ronco «ma devono potersi concretizzare con adeguati investimenti (800mila euro sono le risorse che stanzierà la Provincia) e un grande sforzo sulla comunicazione ai cittadini». A Palazzo Cisterna lo schema di quello che si chiede ai Comuni è pronto. Se i piccoli Comuni fino a 10mila abitanti finora sono arrivati ad una percentuale di differenziata che sfiora il 55 per cento, adesso dovranno dimostrare di saper arrivare a 65 e allo stesso livello dovranno ambire anche i Comuni intermedi, quelli fra i 10mila e i 30mila abitanti. Per i Comuni più grandi, fino a 100mila residenti, il traguardo si ferma un gradino più sotto, al 60 per cento. Per tutti una percentuale media del 63,61 per cento. Capitolo a parte per Torino, dove la raccolta avviene con due sistemi diversi, il porta a porta (sistema integrato) e il cassonetto in strada (sistema stradale). Anche gli obiettivi fissati dall' assessorato all' ambiente sono di conseguenza differenti. Le zone che dispongono del porta a porta e che adesso arrivano al 52,19 per cento di differenziata, hanno un traguardo del 60 per cento, mentre per le altre (che attualmente si fermano al 33,17 per cento) la percentuale è notevolmente più bassa, il 47. In media, la città di Torino deve dimostrare di aumentare la produzione fino al 52 per cento. In totale, chiarisce Ronco, l' intera Provincia di Torino (peraltro una delle più virtuose in Italia) dovrà superare il 58 per cento di differenziata entro il 2015. Ma come mettere i Comuni in condizione di fare goal? Il piano provinciale punta in primo luogo sulla comunicazione ai cittadini per facilitare il più possibile il loro compito. Ci saranno campagne per favorire l' autocompostaggio, sul modello di quanto si è riusciti a fare nell' Eporediese che in certe realtà può vantare una percentuale di compostaggio del 100 per cento. Una new entry saranno le compostiere collettive, grossi bidoni dove i cittadini buttano l' organico che lì dentro si trasforma in compost. Torino e Carmagnola sono pronte alla sperimentazione. Altro strumento per migliorare sono le "isole di prossimità" con bidoni interrati per ogni tipo di raccolta che non permettono che si lasci la spazzatura fuori dai cassonetti. Considerata un' ottima soluzione per i piccoli Comuni, dove i cittadini possono evitare di avere bidoni sparsi e portare tutto nelle isole collettive. I cittadini devono poi imparare che giocattoli e bicchieri di plastica non possono essere riutilizzati, solo gli imballaggi di plastica producono differenziata effettiva. Altre "lezioni" saranno impartite per limitare gli scarti, che adesso raggiungono una quantità ancora molto alta, oltre il 25 per cento. Troppo spesso il vasetto del formaggio finisce insieme con l' organico.