Soppresse corse autobus e funicolari notturne, Federconsumatori organizza la protesta anti-tagli
I tagli al trasporto pubblico erano nell’aria da mesi e, in seguito alla scure imposta dalla Regione Campania, si sono concretizzati: sette milioni di chilometri di corse autobus in meno all'anno, stop agli abbonamenti agevolati e soppressione delle funicolari notturne. Ma insieme ai tagli si concretizza la protesta dei consumatori, attraverso due strumenti: manifestazioni e ricorsi collettivi
02 November, 2010
Non solo emergenza rifiuti in Campania: la crisi finanziaria della regione ha infatti risvolti negativi sull'intero sistema di trasporto pubblico locale.
La Federconsumatori ha lanciato l’allarme tagli per il trasporto pubblico napoletano in seguito alle decisioni delle aziende Metronapoli e Anm di attuare le strategie di rientro del deficit e mettere a posto i conti delle società in seguito ai tagli imposti dalla Regione Campania.
I piani di rientro. Metronapoli ha già un piano definito: le funicolari (Chiaia e Centrale), il servizio di trasporto pubblico più caratteristico della città partenopea, chiuderanno non più a mezzanotte e mezza, bensì alle ore 22. Addio alle corse notturne quindi, e riconversione nel ruolo di macchinista per gli addetti in soprannumero. Per novembre prevista poi la chiusura della Metrò linea 6, a causa degli interventi da eseguire sia a Mergellina che a Campi Flegrei, al quale vanno ad aggiungersi i 45 lavoratori che l’azienda prevede di reimpiegare da metà dicembre sulla linea 1, quando entrerà in funzione la navetta Dante - Bovio della tratta bassa. Il piano si va a sommare al taglio sugli abbonamenti agevolati di Unicocampania, deciso nei mesi scorsi.
Anm dal canto suo ridurrà il servizio degli autobus da 31 milioni di chilometri di percorrenza annua, 23 in città e 8 sui percorsi extraurbani, a 24 milioni di chilometri, 17 a Napoli e 7 fuori Napoli. Sette milioni di chilometri in meno. Taglio che si traduce in un immediato esubero di personale, di circa 320 unità, 200 autisti e 120 tra impiegati amministrativi e graduati. Per quanto riguarda il servizio all’utenza, varie le alternative al vaglio della soluzione migliore: soppressione delle linee meno utilizzate; riduzione della frequenza delle corse; anticipo dell’esercizio notturno, cioè meno bus e tempi d’attesa più lunghi alle fermate, da mezzanotte alle 22.
Durissimo il commento di Rosario Stornaiuolo, presidente regionale di Federconsumatori: “ Non è possibile che a fronte del taglio sugli abbonamenti agevolati vengano anche soppresse corse per i napoletani. Si sta andando completamente nella direzione opposta rispetto a quella che servirebbe alla città – attacca Stornaiuolo –. Napoli ha un forte bisogno di una mobilità più potenziata, con maggiori linee e più corse notturne. Questi signori, invece, decidono di sopprimere corse e fermate, in virtù del loro bilancio negativo. Evidentemente non hanno saputo né gestire al meglio né trarre profitto dal sistema dei trasporti napoletano”.
Intanto la Federconsumatori si attiva per organizzare nel più breve tempo possibile una manifestazione con i cittadini a presidio delle stazioni delle funicolari, allo scopo di informare i pendolari che non sono a conoscenza della gravità del piano tagli. In queste ore, inoltre, la Federconsumatori Campania ha attivato i propri legali, per constatare se ci sono i margini per avviare un ricorso collettivo. “Chiediamo un incontro con le aziende e il comune di Napoli – conclude Stornaiuolo – al fine di trovare una soluzione comune che non vada contro gli interessi dei cittadini ma soprattutto dei tanti pendolari che hanno sempre pagato il biglietto e sono sempre stati in regola. Proprio nei loro confronti tutto questo non è giusto”.