Nasce Unirigom, la nuova associazione per il recupero della gomma
L'Unione Imprese del Recupero di Confindustria e l'Associazione nazionale raccolta, riciclo e riutilizzo della gomma sigleranno ad Ecomondo il 5 novembre 2010 un accordo per costruire "un'unica Associazione nel settore del recupero della gomma e dei pneumatici fuori uso"
04 November, 2010
Costituire un’unica Associazione nel settore del recupero della gomma e dei pneumatici fuori uso (PFU) in grado di sostenere un dialogo costruttivo con il sistema di gestione dei PFU che sta per vedere la luce e che sarà gestito da produttori e importatori di pneumatici nuovi.
E’ questo il principale obiettivo dell’accordo, che sarà siglato il 5 novembre a Rimini da Unire – Unione Imprese del Recupero di Confindustria e Assorigom – Associazione nazionale raccolta, riciclo e riutilizzo della gomma, durante del convegno “La gestione dei pneumatici fuori uso, mercato attuale e scenari futuri”, e che porterà alla costituzione nei prossimi mesi, in ambito Confindustria, dell’Associazione nazionale di settore Unirigom.
La nuova associazione nasce principalmente per favorire lo sviluppo dell’industria del riciclo e del recupero, prevenendo il dumping nel settore ecologico e promuovendo il corretto uso dei materiali ottenuti dal riciclaggio della gomma; obiettivo non secondario è contrastare attivamente i sistemi di gestione illegali anche per accrescere il livello di protezione dell’ambiente e della salute.
“Unirigom si propone di sviluppare un’industria del recupero e del riciclo di alta qualità”, dichiara Roberto Quaranta, Presidente di Assorigom, “rafforzando i punti di eccellenza già presenti e creando le condizioni per poter supportare l’intero comparto al fine di raggiungere livelli di performance avanzati, anche attraverso lo sviluppo di processi di ricerca e sperimentazione su materiali e nuove tecnologie, nonché mediante l’applicazione dei migliori standard affermati in ambito internazionale”.
“La nuova Associazione”, commenta il Presidente di Unire, Corrado Scapino, “nasce per fronteggiare il radicale cambiamento delle condizioni di accesso al mercato che a breve incontreranno gli operatori del settore e per costruire un qualificato dialogo con il Consorzio dei costruttori di pneumatici (Ecopneus).
In questo senso, intento dell’Associazione è richiedere da un lato l’utilizzo prioritario delle piattaforme esistenti, dall’altro avviare concrete iniziative necessarie per la realizzazione, anche nel nostro Paese, di un mercato del riciclo della gomma da pneumatici fuori uso, a partire dall’attuazione della normativa sugli acquisti verdi.
A tale proposito l’Associazione sarà impegnata, tra l’altro, nell’accelerare i processi di diffusione e applicazione del Green Pubblic Procurement”.
Nel 2009 sono stati generati circa 325.000 tonnellate di pneumatici fuori uso. Secondo gli ultimi dati forniti dal Rapporto “L’Italia del Riciclo”, presentato negli scorsi giorni da Unire e Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, si evidenzia una corretta allocazione solo per il 74% dei PFU generati ogni anno in Italia (compresi i flussi che vanno all’estero sotto diverse forme).
Il restante 26% viene, in parte, abbandonato illegalmente sul territorio o destinato a forme di “smaltimento” non autorizzate e in parte esula i controlli e gli strumenti di tracciabilità incanalandosi in una rete capillare di destinazioni non sempre autorizzate né ambientalmente compatibili.