Api in città. In vendita il primo "miele urbano"
Sabato 6 novembre dalle 10 alle 17 in viale Mattioli 25, saranno in vendita le tre qualità di miele prodotte, per la prima volta, dalle api "torinesi". Il "miele urbano" è frutto dell’Orto botanico di Torino. "In pieno centro, dove le varietà di fiori di San Salvario e del Parco del Valentino creano una composizione dal carattere multietnico, migliaia di api operaie sono tornate a produrre tra maggio e luglio", spiegano gli ideatori del progetto - da La Stampa del 05.11.2010
05 November, 2010
Elisabetta Graziani
«Risveglio di primavera», «Sogno d’estate» e «Sussurri d’autunno». Nomi evocativi scelti apposta per tre tipi di miele diverso: ippocastano, robinia e tiglio-melata. Dopo sei mesi dalla prima «mielatura», l’Orto botanico di Torino ha prodotto ben trecento chili del primo «miele urbano» della città, domani in vendita in viale Mattioli 25 in confezioni da 250 e 500 grammi. Il ricavato andrà a finanziare l’apicoltura urbana cominciata quest’anno nell’ottocentesco «Boschetto» dell’Orto. «In pieno centro, dove le varietà di fiori di San Salvario e del Parco del Valentino creano una composizione dal carattere multietnico, migliaia di api operaie sono tornate a produrre tra maggio e luglio», spiegano Lorenzo Domenis e Marco Cucco, ideatori del progetto. «Buss duss», dal piemontese «Arnia dolce», l’etichetta del prodotto unico nel suo genere. A disegnarla, l’artista vercellese Nicoletta Mauri che per l’occasione esporrà anche i suoi disegni. Sabato dalle dieci del mattino fino alle cinque del pomeriggio all’Orto Botanico insieme al miele di Torino, accompagnato da piccole degustazioni di formaggi e un goccio di vino, si potrà visitare l’orto (pagando il biglietto) e soprattutto l’apiario. Qui uno spettacolo unico attende i visitatori. Attraverso le pareti trasparenti di un’arnia, si vedranno le api prepararsi al lungo sonno invernale. Le api cittadine formano cinque numerose famiglie da 70mila membri l’una, comodamente alloggiate nei loro alveari tra un corniolo e un noce del Caucaso. Casa Sibilla, casa Raffaella, casa Laura: ciascuna arnia porta il nome di una donna. Tre le qualità specifiche del miele urbano: essere a chilometro zero; favorire la riproduzione di una specie a rischio; raccogliere in un unico nettare pollini di piante esotiche che non possono crescere in campagna, ma che si trovano in un parco come il Valentino.
Api in città. Capita, a fine maggio, di trovarle sulla sedia di un bar. Video