I risultati del sondaggio su urbanistica, edilizia e grattacieli a Torino
Giovedì 4 novembre 2010 sono stati presentati i risultati di un sondaggio sulla crescita edilizia a Torino, sui nuovi quartieri realizzati e sui grattacieli. Il sondaggio è stato effettuato su un campione rappresentativo di 500 torinesi scelti dalla società Target come rappresentativi dell'universo dei residenti maggiorenni. Il commento del Comitato Non grattiamo il cielo
06 November, 2010
Giovedì 4 novembre 2010, presso l'Unione Culturale di Torino, sono stati presentati i risultati di un sondaggio svolto dalla Società Target e commissionato da un gruppo di architetti ingegneri e ambientalisti. Il sondaggio è stato fatto su un campione di 500 torinesi rappresentativo per genere, classi di età e circoscrizioni di residenza. Sono state fatte domande sulla crescita edilizia in città, sui nuovi quartieri realizzati e sui grattacieli.
Secondo i risultati del sondaggio, due intervistati su tre sono favorevoli a nuove edificazioni in città per ipotetici centomila nuovi abitanti ma altrettanti sono contrari a uno sviluppo della città in altezza con grattacieli. Sui due grandi grattacieli in cantiere, Intesa San Paolo e Regione, due su tre vorrebbe che l'altezza fosse quanto meno dimezzata e una stretta maggioranza (48,2 contro 46 e un po' di astenuti oppure possiamo dire 51,4 contro 48,6) è del tutto contraria. Tra le motivazioni dei contrari prevale quella del danno al paesaggio; tra quelle dei favorevoli prevale invece l'idea che possano favorire l'economia.
"68% dei torinesi favorevole ad almeno dimezzare l'altezza del progetto Intesa San Paolo è uno dei risultati più netti - è stato il primo commento del Comitato Non grattiamo il cielo. I risultati non sono affatto scontati: noi abbiamo ordinato il sondaggio per sapere non pretendiamo di conoscere cosa pensa la gente e come cambia il pensiero. Il sondaggio è stato eseguito dall'agenzia Target ringraziamo chi ha partecipato e parteciperà alla colletta per pagarlo".
"Pensavamo caso mai che la crisi economica potesse aver messo in
minoranza la opposizione ai grattacieli portando ad accettarli come occasione economica - aggiunge il Comitato. In ogni caso la maggioranza invece è contraria. Una risposta significativa è quella che spiega le motivazioni dei favorevoli e dei contrari: i favorevoli ai grattacieli lo sono perlo più per motivazioni economiche pensando che portino lavoro. Per cui se si parla di dimezzare l'altezza di Intesa San Paolo gli va bene lo stesso!"
"I contrari ai grattacieli sono più numerosi - continua la nota del Comitato Non grattiamo il cielo - e tra di essi prevale di gran lunga la motivazione della difesa del paesaggio, che sta a cuore anche ai ceti popolari. (A nostro parere la situazione economica è un motivo in più per evitare questi costosi inutili megagrattacieli che devasterebbero il paesaggio di Torino). Viceversa potevamo immaginare che la critica ai nuovi quartieri Spina (che è prevalente) portasse a bocciare in generale la tendenza a nuove edificazioni che invece viene largamente approvata purchè non sia in altezza".
"Chiederemo a Intesa San Paolo - conclude la nota - di considerare il plebiscito che c'è stato sulla domanda di almeno dimezzare la prevista altezza (di circa 165 metri) del progetto: 68%!"
1 commenti
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12.11.2010 21:11
trovo molto arrogante la decisione di costruire un orrendo grattacielo che non ha nulla a che fare con le costruzioni della zona. Credo poi che il "desiderio" di un grattacielo dichiari una mancanza di amore per questa città: non capisco perchè "copiare" costruzioni americane quando gli americani stessi vengono nel nostro paese perchè apprezzano il nostro paesaggio! Quanto pensiamo di crescere ancora?