Nuovo Piano Ue per l'efficienza energetica, le prime anticipazioni
Secondo le prime indiscrezioni sui contenuti del Piano d'azione che l'Unione europea presenterà nella primavera del 2011, il documento sarebbe meno “ambizioso” del previsto. Sparisce, ad esempio, la prevista introduzione di classi energetiche obbligatorie che avrebbero imposto agli utenti di ristrutturare gli immobili inadeguati. Il Piano, inoltre, riconosce il fallimento dell'obiettivo di riduzione dei consumi energetici del 20% entro il 2020
10 November, 2010
Il nuovo Piano di azione sull'efficienza energetica dell'Unione europea non sarà pronto prima della prossima primavera, ma le prime anticipazioni sui contenuti sono già state diffuse dal portale specializzato EurActiv. Il testo, a quanto sembra, sarà meno ambizioso del precedente Piano del 2006 (e di quanto ci si aspettava qualche mese fa). Tanto per cominciare, sarebbero sparite le classi di efficienza energetica obbligatorie per gli edifici e, di conseguenza, l'obbligo per i proprietari di sottoporre gli immobili inadeguati a una riqualificazione. L'Ue avrebbe infatti concluso che né Bruxelles né i governi nazionali possono imporre agli utenti la ristrutturazione. Non solo. Secondo le indiscrezioni di EurActiv, il Piano riconoscerebbe che per la riqualificazione energetica degli edifici sussistono ancora importanti ostacoli legati all'alto costo degli interventi e alla mancanza di manodopera specializzata.
Il quadro tracciato dall'Unione, insomma, si presenta piuttosto grigio, tanto che nel nuovo Piano d'azione sarebbe stato messo nero su bianco il fallimento dell'obiettivo di riduzione dei consumi energetici del 20% entro il 2020. «L’Europa – si legge nella bozza a questo proposito – ha fatto solo la metà del percorso». Preso atto del fallimento, la Comunità europea sembrerebbe ora intenzionata a puntare a un altro target: risparmiare ogni anno 70 miliardi di euro sulle bollette energetiche (da reinvestire poi negli altri settori dell'economia) e tagliare le emissioni di CO2 di 560 milioni di tonnellate. Per raggiungere questi obiettivi, il documento propone strategie in cinque settori chiave (edilizia, trasporti, industria, settore energetico e pubblico), che vanno dai certificati bianchi che impegnino le imprese energetiche ad aiutare i propri clienti a risparmiare energia, all'introduzione dei requisiti di efficienza energetica negli appalti pubblici. Il Piano d'azione, infine, sottolinea la necessità di uniformare e semplificare la normativa di settore nei vari stati membri, ma sembrerebbe comunque privo di indicazioni concrete in tal senso.