Inverno più caldo, aria migliore
L'Arpa presenta l'annuale Rapporto sullo Stato dell'Ambiente in Piemonte. Cambiamenti climatici dirompenti: l'inverno 2007 è stato il più caldo degli ultimi 50 anni. Migliorano invece i dati sull'inquinamento atmosferico, ma restano fuorilegge. Obiettivi centrati nella gestione dei rifiuti con ampi margini di miglioramento per la raccolta differenziata
12 November, 2008
Presentato dall'Arpa il IX Rapporto sullo stato dell'Ambiente in Piemonte: 150 indicatori ambientali analizzati con la collaborazione di 18 Istituzioni ed Enti. I dati, che si riferiscono come di consueto all'anno precedente a quello in cui il dossier viene presentato, delineano puntualmente lo stato di salute della regione.
Cattive, nonchè prevedibili, notizie per quanto riguarda le temperature registrate: l'inverno 2007 è stato il più caldo degli ultimi 50 anni con una media di 9,7 gradi (la temperatura media del periodo 1957-2007 è di 8,3 gradi). Dati che, arricchiti dai 27 gradi registrati il 19 gennaio 2007, indicano una più diffusa accelerazione al surriscaldamento del Pianeta.
Continua invece a migliorare la qualità dell'aria. Confermata la tendenza positiva per monossido di carbonio (CO), piombo, benzene, biossido di zolfo (SO2). Per quanto riguarda le famigerate polveri PM10 e il biossido di azoto (NO2) la situazione è relativamente statica o in leggero miglioramento, ma questi inquinanti continuano a destare preoccupazione.
In crescita l'energia prodotta da fonti rinnovabili. Gli impianti "IAFR" (Impianti Alimentati da Fonti Rinnovabili) sono 208 in tutta la Regione e concentrati in particolar modo nelle province di Torino (32%) e Cuneo (31%).
Obiettivi centrati nella gestione regionale dei rifiuti. Con un anno d'anticipo è stato raggiunto lo step di legge del 40% di raccolta differenziata, ma sono ancora molti i comuni in cui il servizio stenta a decollare: ben 627 (il 52% del totale) hanno una RD inferiore al 35%.
Leggi la presentazione di Silvano Ravera - Direttore generale Arpa Piemonte
Smog in flessione. Il pericolo sono le polveri sottili - da La Stampa del 13.11.2008