Pendolaria 2010: il 14 dicembre un convegno a Milano con esperti e pendolari
Ritorna la campagna di Legambiente a sostegno dei pendolari, all'inizio dell'inverno più difficile per i trasporti regionali. Legambiente: “Mancano 800 milioni: un terzo dei treni a rischio soppressione”. Ma intanto il Governo regala 400 milioni all'autotrasporto e in Regione si sciupa il denaro per opere e promesse autostradali. Il 14 dicembre a Milano esperti e pendolari a convegno: quale futuro per il trasporto ferroviario regionale?
28 November, 2010
Riparte Pendolaria, la campagna di Legambiente, giunta alla sua quinta edizione, dedicata alla mobilità sostenibile e ai diritti di chi, ogni giorno, sceglie il trasporto pubblico su ferro per spostarsi. E purtroppo, riparte lanciando un forte allarme che riguarda le città e i pendolari italiani. “Con i tagli operati dal Governo ai treni pendolari, un treno ogni tre rischia di essere cancellato – ha dichiarato Edoardo Zanchini, responsabile nazionale Trasporti di Legambiente -. Dal 13 dicembre, con il nuovo orario invernale, si apre una stagione drammatica per i pendolari italiani, destinata, in assenza di nuovi provvedimenti, a peggiorare a causa dei tagli ancora più drastici che le Regioni saranno costrette ad operare. La Legge di Bilancio non ha risolto nulla in tal senso, anzi, ha certificato che per il 2011 mancano ben 800 milioni di Euro, pari al 45% delle risorse in meno rispetto allo scorso anno, mentre dal 2012 queste si ridurranno ancora”.
Con la Manovra di luglio infatti, sono stati cancellati ben 1.224 milioni di Euro di trasferimenti alle Regioni per le spese relative al trasporto ferroviario regionale, mentre dalla Manovra approvata la scorsa settimana dalla Camera sono previste risorse pari a 425 milioni per l’acquisto di treni pendolari. La beffa è che i soldi per l’acquisto dei nuovi treni verranno utilizzati dalle Regioni per “salvare” la circolazione di quelli esistenti. Quindi, comunque, meno treni e le solite vecchie carrozze. In questa situazione appare incredibile il silenzio del Ministro Matteoli che, al contrario, quando si tratta di difendere nuove strade, si batte come un leone attraverso dichiarazioni pubbliche e annunci di nuovi cantieri, mentre sui treni pendolari tace e scarica i tagli sulle Regioni. Il vergognoso squilibrio delle risorse a favore della gomma, infatti, si ripete anche quest’anno. Basti dire che la Legge di Bilancio regala 400 milioni di Euro all’autotrasporto, e che nel 2011 sono previsti dal Governo investimenti complessivi per 1.230 milioni di Euro per nuove strade e autostrade, tra Legge Obiettivo e Expo di Milano.
Non si tira indietro il suo omologo lombardo, l'assessore Cattaneo, che ha legato il suo mandato amministrativo alla realizzazione di centinaia di chilometri di nuove autostrade, in cui i soldi pubblici devono entrare per forza, dal momento che il project financing non funziona a dovere: basti pensare alla Pedemontana, su cui lo Stato ha già staccato un assegno miliardario, o alla Brebemi, che verrà ultimata se andrà in porto il trucco di affiancare all'autostrada la nuova linea ferroviaria, mettendo in capo alle ferrovie i costi delle opere di attraversamento (ponti e sottopassi) e l'esproprio di aree che non sarebbe stato necessario acquisire, se le ferrovie avessero realizzato il raddoppio della ferrovia Milano-Brescia, come logico, sul tracciato storico.
“Non è possibile pensare di abbandonare i pendolari in questa situazione e la Pianura Padana a soccombere nella crescita di traffico e inquinamento – dichiara Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia -. Bisogna individuare subito le risorse per l’acquisto dei nuovi treni e ristabilire il sistema di finanziamento del servizio con un diverso orientamento delle politiche di mobilità, ripristinando il meccanismo di finanziamento regionale derivante dall'accisa sul gasolio”. L’incredibile irresponsabilità da parte del Governo - spiega Legambiente – sta infatti nell’aver tagliato le risorse e contemporaneamente aver soppresso la norma contenuta nella Finanziaria 2008, che consentiva alle Regioni, a partire dal 2011, di trattenere una quota dell’accisa sul gasolio per il servizio ferroviario regionale.
Gli effetti dei tagli sui pendolari è descritto da Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia: “A fronte di un taglio complessivo per 200 milioni di euro, un quarto riguarderà interventi di compressione delle spese, la metà si tradurrà in aumenti, tra il 20 e il 30% in più per tutti i pendolari, ed un altro quarto graverà interamente sui viaggiatori delle autolinee, che già oggi sono penalizzati da tariffe più alte a parità di chilometri percorsi. Il risultato fin troppo prevedibile sarà che una quota non trascurabile di viaggiatori getterà la spugna, affidandonsi all'automobile con inevitabile incremento di traffico e smog”.
Per evidenziare il futuro impatto di queste scelte Legambiente ha voluto illustrare la situazione di alcune linee ferroviarie delle principali città italiane, spesso già al limite del collasso. In Lombardia la pecora nera resta la Mortara-Milano dove, nonostante il recente raddoppio della linea, i ritardi sono all'ordine del giorno e i treni sono ancora insufficienti per garantire un corretto servizio ai pendolari, mentre le nuove stazioni recentemente realizzate, come nel caso di Albairate, sono abbandonate a se stesse.
La campagna Pendolaria di Legambiente, fino a gennaio 2011, darà voce ai pendolari attraverso diverse iniziative e continuerà a chiedere i necessari interventi, raccogliendo anche i video-messaggi girati dalle persone che ogni giorno affrontano i disagi della mobilità ferroviaria, sul sito www.legambiente.it.
Il 14 dicembre, a Milano, Legambiente farà il punto sulla situazione e presenterà il Rapporto Pendolaria 2010, con tutti i dati sulle risorse economiche e i problemi relativi alle regioni e alle città, in un appuntamento al quale parteciperanno i vertici di Trenitalia, assessori regionali e pendolari. “Servono nuovi e più numerosi treni, efficienti e puliti – ribadisce Legambiente -, a maggior ragione alla vigilia della Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima di Cancun, perché il sistema della mobilità sostenibile va assolutamente adeguato per garantire i diritti delle persone ma anche città più pulite e vivibili”.
Corrispettivi per il trasporto regionale dallo Stato a Trenitalia per il servizio
Anno Stanziamenti
(milioni di euro)
2009 1.604
2010 1.724
2011 977
Elaborazione Legambiente
Nella tabella è riportato l’ammontare del contratto di servizio per le Regioni italiane a statuto ordinario con Trenitalia nel 2010 e quelle a disposizione nel 2011 secondo la manovra del Governo. I tagli alle Regioni sono calcolati secondo i parametri di proporzionalità stabiliti con la Legge di trasferimento dei poteri in materia di trasporto ferroviario alle Regioni (la cosiddetta Legge Bassanini, la Legge 59 del 1997). I tagli stimati saranno di circa il 45%.