La produzione dei rifiuti in Emilia-Romagna cala nel 2009 dello 0,9%, la prima flessione in dieci anni di trend inverso.
Il ricorso alla discarica scende di dieci punti percentuali, passando dal 56 al 46% in un anno, mentre la raccolta differenziata sale al 47,4%, che corrisponde a 323 kg pro capite. Un risultato importante, soprattutto se si considera che la media nazionale è 165 kg, e che si avvicina sempre di più all’obiettivo nazionale del 50%.

Sabrina Freda, assessore regionale all’Ambiente, che ha presentato a Bologna il Rapporto sui rifiuti 2009 realizzato da Arpa e Regione, ha commentato: “Sono dati positivi che ci invitano a proseguire su questa strada. Prevenzione, ovvero riduzione della produzione di rifiuti, raccolta differenziata e recupero di materiale sono gli obiettivi fondamentali che perseguiamo, in linea con quanto previsto anche dall’Europa, che ci chiede di fare del conferimento in discarica una soluzione sempre più residuale e di ridurre progressivamente anche l’incenerimento, sia pur con recupero di energia. La direttiva 98 del 2008 in particolare stabilisce come obiettivo il 50% di recupero sul totale dei rifiuti raccolti. Noi lavoriamo per raggiungerlo.“

Con questo obiettivo, l’assessore ha firmato il rinnovo della convenzione tra Regione e Conai, siglata tre anni fa, anche in virtù dell’alta percentuale di rifiuti da imballaggio provenienti dalla raccolta differenziata (53%).

La quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato supera il milione e 400mila tonnellate, e di questi la percentuale avviata al recupero si attesta intorno al 78%, con un primato del legno che supera l’89%.