Legambiente Lazio: «Pedonalizzazione a Roma? Parole, parole, parole...»
L'associazione denuncia "gli interventi promessi e mai realizzati nella Capitale" per liberare il centro storico dal traffico, e pubblica un dossier in occasione dei trent'anni dalla prima pedonalizzazione al Colosseo
29 December, 2010
L'ennesima denuncia di Legambiente Lazio giunge proprio alla vigilia della fine di questo 2010. Il grido d'allarme, questa volta, non riguarda solo Via dei Fori Imperiali e il Colosseo, ma anche Piazza delle Cinque Scole al Ghetto, piazza in Piscinula e piazza De Renzi a Trastevere, oppure piazza Cairoli, piazza S. Paolo alla Regola, piazza Trinità dei Pellegrini, piazza Monte di Pietà in zona Campo de' Fiori. Secondo gli ambientalisti, "di pedonalizzazioni a Roma si parla tanto, ma si fa proprio poco". E in occasione dell'imminente Capodanno, Legambiente ricorda che il 30 dicembre 1980, a due anni dall'avvertimento del sindaco Argan («O i monumenti o le automobili»), il Colosseo fu protagonista della prima pedonalizzazione italiana, tra il monumento e l'Arco di Costantino, seguita l’anno dopo da Piazza Navona e Piazza di Spagna. Trent'anni dopo, Legambiente festeggia a modo suo, pubblicando un dossier dedicato alla parziale ma "fondamentale" liberazione dell'area dalle auto.
Oggi nella Capitale sono pedonali 396.195 metri quadri tra strade e piazze, pari ad appena lo 0,03% della superficie comunale. Roma, con 14 metri quadri per abitante di aree pedonalizzate si piazza al 62° posto in Italia, nella parte bassa della classifica nazionale che vede una media nelle diverse realtà urbane di 34 metri quadrati di zone interdette al traffico motorizzato ogni 100 abitanti. "Eppure - sottolinea Legambiente - tutte le pedonalizzazioni realizzate dalle giunte Rutelli e Veltroni hanno rivelato luoghi magnifici della città, facendoli riscoprire ai romani e ai turisti". Tra gli esempi più illustri, piazza del Popolo, piazza Capranica dietro al Pantheon e la meraviglia del Portico d’Ottavia al Ghetto, piuttosto che piazza dell'Orologio dietro corso Vittorio o piazza di Santa Cecilia e la nuova sistemazione di piazza San Cosimato (per la parte centrale) a Trastevere.
“Le più belle piazze del centro storico di Roma sono disgutosamente assediate dalle automobili, il Colosseo si sta sbriciolando per le polveri sottili del traffico, il Tridente pedonale è rinviato al 2013, nelle aree semi-centrali e periferiche non ci sono interventi di moderazione del traffico, mentre dei grandi sogni di collegamento pedonale lungo la Via Appia Antica non c'è più traccia -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio- Dal 1980 è passato molto tempo, ma Roma è cambiata troppo poco sul fronte degli spazi pedonali, le scelte promesse e approvate nel Piano Generale del Traffico del 1999 sono rimaste spesso sulla carta, dall'insediamento della Giunta Alemanno, molto prodiga nel parlare di ipotesi e progetti, di interventi di pedonalizzazione non se ne sono più visti. L'isola pedonale che circonda il Colosseo è rimasta un'incompiuta, nonostante la Domenica sia una meravigliosa passeggiata a piedi proprio grazie all'insistenza di Legambiente".
Secondo l'ambientalista, uno degli interventi più urgenti riguarda i pullman turistici, che "scorrazzano tranquilli grazie ad un nuovo e più permissivo regolamento". Non solo. "La ZTL notturna - continua Parlati - ha perso due ore restituendo al caos il centro mentre quella diurna non si è né allargata di spazio né allungata di periodo come era invece previsto e la sosta tariffata scontata ha riaperto le maglie alle automobili anche nelle aree più pregiate della città. Mentre del pomposo Piano Strategico della Mobilità non c'è più traccia, il progetto per il Tridente è di là da venire, con una pedonalizzazione parziale spostata al 2013 e legata a nuovi assurdi parcheggi soprattutto a rotazione, e per l'area archeologica centrale il ragionamento è appena avviato. Alla città servono concretezza, rigore e serietà per centrare subito obiettivi così importanti che il Sindaco Alemanno non può continuare a rinviare”.
La fotografia scattata dai volontari di Legambiente, intanto, rivela che le piazze romane sono spesso parcheggi: piazza in Piscinula straborda di automobili con tanto di doppia fila e parcheggiatore abusivo. La mitica via della Lungaretta è anch'essa affogata tra macchine e scooter come anche piazza del Drago, mentre piazza piazza Giuditta Tavani Arquati, l'ingresso al cuore di Trastevere è oppresso da decine e decine di inutili automobili parcheggiate. A piazza De' Renzi le bellissime magnolie sono accerchiate dalla ferraglia delle vetture private. Tre vasi ricolmi di rifiuti contendono alle auto un minuscolo pezzo di piazza S. Giovanni Malva. La stessa Piazza di S. Cecilia, l’unica pedonalizzata, è comunque assediata dalle macchine e dal carico e scarico delle merci. Anche dall'altra parte del Tevere, la situazione è sempre la stessa: la pedonalizzazione di piazza Costaguti, piazza Cairoli, V. S. Maria in Ponticelli, piazza S. Paolo alla Regola, piazza Trinità dei Pellegrini, piazza Monte di Pietà non è mai stata avviata e anche qui le macchine occupano completamente lo spazio delle piazze.