Monza maglia nera dello smog nel 2010
I dati dell'Arpa, e l'allarme lanciato da Legambiente, dimostrano che nel 2010 la città più inquinata tra i capoluoghi lombardi è stata Monza. I comitati cittadini suggeriscono "soluzioni concrete" nel sistema dei trasporti, per una città che nel IV rapporto Euromobility si è classificata 38° su 49 - da IlGiorno.it del 08.01.2011
11 January, 2011
Gli ultimi dati confermano l’allarme lanciato da Legambiente, che nei giorni scorsi ha incoronato Monza maglia nera dello smog. Se dalle rilevazioni dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente è emerso che nel 2010 la città di Teodolinda ha registrato, fra i capoluoghi di provincia lombardi, il numero maggiore di giorni (92, cioè un giorno su 4) di superamento del livello massimo di concentrazione di polveri sottili (50 microgrammi il metro cubo), anche il nuovo anno non parte bene.
Lo dice la centralina di via Machiavelli, dove dal 28 dicembre all’Epifania il pm10 ha sempre superato la soglia con l’eccezione di martedì, quando però rispetto al picco di Capodanno di 152 microgrammi il metro cubo si è scesi a 47, solo 3 microgrammi sotto il limite. Occorre di correre ai ripari: questa volta a tirare la giacca a Comune di Monza e Provincia sono i comitati dei cittadini. Obiettivo, convincere le amministrazioni a fare «un pressing forte nei confronti di Regione e Stato» a favore del trasporto su ferro. «Non è una novità che Monza sia la città più inquinata della Lombardia. È da anni un’emergenza che non viene mai affrontata - spiega Isabella Tavazzi, portavoce del comitato San Fruttuoso 2000, alle prese con traffico e smog nell’area calda del cantiere della galleria -.
Da tempo suggeriamo una soluzione concreta: la creazione di una rete di trasporto pubblico con l’uso intelligente di linee ferroviarie esistenti e dismesse». L’emergenza traffico deve diventare la priorità delle amministrazioni comunale e provinciale, sostiene il comitato. «Da almeno tre amministrazioni il problema è il più urgente per il nostro territorio, ma anche il più trascurato. Il traffico ci soffoca e il nodo centrale è quello di un moderno ed efficiente trasporto pubblico, che a Monza e in Brianza non esiste - protesta il comitato -. Il previsto prolungamento della MM1 a Bettola, a sud della città, non solo non risolverà la questione, ma anzi aumenterà il traffico di transito in città e quindi l’inquinamento. Quanto alle ipotesi di allungamento della MM5 sino a Monza Nord, si tratta di un auspicio o poco più, e tutti sanno che i tempi burocratici per questi iter complessi sono nell’ordine di decenni».
Tuttavia "il problema del traffico e del trasporto pubblico a Monza e in Brianza avrebbe una possibile soluzione ferroviaria, con investimenti ridotti". Se si guarda la mappa della Brianza con le linee ferroviarie attive e dismesse, salta infatti subito all’occhio come quasi tutti i Comuni della Provincia potrebbero avere una stazione ferroviaria metropolitana, e Monza più di una. La proposta è articolata: la Monza-Besana-Molteno potrebbe diventare una linea metropolitana nord-sud, ma dei fondi e delle ristrutturazioni più volte promessi non si vede l’ombra, "anzi ci sono tentativi di sopprimerla". Del ripristino della linea dismessa Monza-Saronno si parla da anni, ma anche in questo caso si è visto poco o nulla di concreto, mentre questa potrebbe diventare una vera metropolitana est-ovest, sottolinea il comitato. "Che dire poi dell’idea di creare nuove stazioni locali sulle linee Fs Monza-Seregno e Monza-Lecco. Se ne parla da tempo, ma la questione torna sempre daccapo, tant’è vero che l’assessore comunale ai trasporti Villa ha annunciato l’avvio di uno studio di fattibilità che è la terza volta che viene commissionato - è la conclusione -. Del resto, da Regione, Province e Comune, in tema di trasporto pubblico, negli ultimi trent’anni sono stati prodotti chilometri di carta e di righe colorate sulle mappe, ma una sola modesta novità concreta: la riattivazione della stazione Fs Monza Sobborghi".
Denuncia Isabella Tavazzi: "Ogni sforzo e ogni investimento in tema di trasporto pubblico è sempre concentrato su Milano città, che si avvia ad avere ben sei linee metropolitane. Non c’è in Europa una sola area densamente urbanizzata che veda una politica del trasporto pubblico così miope e così squilibrata".
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