San Salvario. Il borgo chiede i 30 all’ora. Parte la raccolta firme
Una raccolta firme per chiedere l’istituzione di una Zona 30 a San Salvario. La petizione vorrebbe che venisse istituita la zona 30 nell’area tra corso Vittorio Emanuele II, corso Marconi e corso Massimo D’Azeglio - da La Stampa del 13.01.2011
13 January, 2011
Paolo Italiano
Una raccolta firme per chiedere l’istituzione di una Zona 30 a San Salvario. L’iniziativa è dell’associazione Donne per la difesa della società civile che già da anni ne studiano i vantaggi: diminuzione dell’inquinamento, incentivo all’uso della bicicletta, riduzione degli incidenti. Ne hanno discusso con la Circoscrizione 8 e hanno pensato che i tempi fossero maturi per riproporla nel quartiere che sempre di più si propone come ecosostenibile.
L’area interessata è quella compresa tra corso Vittorio Emanuele II, corso Marconi, via Nizza e corso Massimo D’Azeglio. Un reticolo di vie tagliato da via Madama Cristina, che resterebbe esclusa. L’associazione partirà la prossima settimana dai commercianti, la categoria che più ha storto il naso nelle settimane scorse quando è stata ipotizzata una Zona 30 in Centro. Le Donne per la difesa della società civile (già sostenitrici della pedonalizzazione di corso Marconi) andranno in ogni negozio di San Salvario a illustrare le ragioni della proposta e chiederanno a ogni esercente di farsi promotore ai cittadini della raccolta firme nei suoi locali. «I vantaggi per la qualità della vita sono dimostrati da studi scientifici - dice Silvana Ranzato, una delle promotrici - e se permangono dubbi, allora inviamo i tecnici dell’Arpa a fare verifiche periodiche».
Le prime reazioni indicano che, tra i residenti, i più entusiasti sono i molti studenti che vivono a San Salvario. Come Daniele Bottini, fuorisede da Sanremo: «Sarebbe fantastico. Anche perché io non ho la macchina». «Il limite di velocità sì, i dossi no» è invece l’opinione di Tiziana Ventura. Più critici i commercianti. Qualcuno obietta che sarebbe inutile: «In queste strade strette le auto vanno già adagio», dice Mafalda Mafalda Marchese, titolare di una tabaccheria. Altri vorrebbero scelte più radicali, come Marco Molinero, proprietario di un negozio di articoli per la casa: «L’ideale sarebbe la pedonalizzazione di alcune vie».
Il presidente della 8, Mario Levi, si è già detto favorevole e vorrebbe partire anche subito: «Potremmo iniziare a mettere i cartelli con il limite di velocità, in attesa di sapere se arrivano i finanziamenti per costruire dossi e rialzare incroci». Il coordinatore al commercio Diego Castagno loda la raccolta firme: «L’associazione spiega le sue ragioni a commercianti e cittadini, che valuteranno. Ma intanto si stimola una discussione e non si fa cadere una decisione dall’alto».