Parco Sud, via libera all´inceneritore
da La Repubblica del 20.11.08
20 November, 2008
La Regione commissaria la Provincia e sblocca l´impianto
Penati nominato ad acta dal Pirellone ha già firmato ieri sera le modifiche richieste Tre le destinazioni possibili: Opera, Pieve o Nosedo
ANDREA MONTANARI
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La Regione nomina il presidente della Provincia Filippo Penati commissario ad acta sui rifiuti e spiana la strada alla costruzione del secondo termovalorizzatore di Milano, a Sud del capoluogo lombardo. Con ogni probabilità in un´area individuata dall´Amsa nel territorio di Pieve Emanuele, a Nosedo vicino al depuratore o a Opera nei pressi del carcere.
La decisione presa ieri dal Pirellone, su proposta dell´assessore regionale allo Sviluppo sostenibile Massimo Buscemi, era attesa e obbliga la Provincia entro trenta giorni a modificare il piano dei rifiuti licenziato dal consiglio provinciale con le correzioni prescritte dalla Regione. Prima fra tutte l´eliminazione della clausola che escludeva proprio la possibilità di costruire il nuovo termovalorizzatore nell´area del Parco Sud. Filippo Penati non ha contestato il commissariamento. Anzi: ha già dato il via libera alle modifiche chieste dalla Regione nel giro di poche ore ieri sera stessa, firmando una delibera che di fatto esaurisce il suo compito di commissario e metterà la Regione nelle condizioni di decidere. «Non ci sono più alibi - spiega l´assessore Buscemi - già ora 650mila tonnellate di rifiuti dei milanesi vengono smaltite fuori dalla provincia con un costo aggiuntivo a carico dei cittadini. Il nuovo termovalorizzatore sarà ecocompatibile e in grado di produrre elettricità e teleriscaldamento e quindi di migliorare l´erogazione dei servizi e l´ambiente». Bocciata, invece, l´ipotesi proposta dai sindaci dell´area Est, che chiedevano di potenziare l´impianto già in funzione a Sesto San Giovanni. Decisione caldeggiata anche da Filippo Penati, che ieri ha incontrato i sindaci dell´area Sud, i quali hanno ribadito il loro secco no ad un nuovo impianto nel Parco agricolo. «Non serve - ribadisce anche il presidente della Provincia - , con la nascita della provincia di Monza la quota milanese dei rifiuti scenderà a 460mila tonnellate. Basterebbe il raddoppio della capacità dell´impianto di Trezzo e il potenziamento di quello di Sesto San Giovanni per risolvere il problema. Non capisco perché invece di accogliere la disponibilità di questi sindaci si preferisce imporla ad altri che non la vogliono con la costrizione, aumentando solo la tensione». All´incontro con i sindaci era presente anche l´assessore comunale all´Arredo urbano, Maurizio Cadeo: «Ribadisco la necessità per Milano di costruire un nuovo termovalorizzatore. Ma prenderemo ogni decisione dopo esserci confrontati con tutte le istituzioni. Dove lo costruiremo lo deciderà la politica, non l´Amsa».
Nei prossimi giorni, comunque, la Provincia invierà alla Regione una mappa aggiornata alle nuove prescrizioni. Nel frattempo, aumenta, se possibile, la polemica politica. Il coordinatore regionale di Forza Italia Guido Podestà si augura «che ora prevalga la piena collaborazione della Provincia» e il capogruppo in Regione Paolo Valentini «che si ponga fine a una brutta vicenda». Pronta la replica della sinistra radicale. «Non siamo sudditi della Regione», tuona Giuseppe Foglia di Sinistra democratica. Per Pietro Maestri di Sinistra critica «siamo all´ennesima farsa». Mentre il verde Carlo Monguzzi si augura «che la Lega dimostri coerenza e si opponga alla costruzione del nuovo inceneritore nel Parco Sud».