Pm10, dati non disponibili la causa del dimezzamento dei superamenti. Intervista all'assessore Nasti
Eco dalle Città, per l'inchiesta sullo smog a Napoli, ha analizzato nei giorni scorsi i dati delle polveri sottili a Napoli di tutto il 2010. Conclusione: in città vi è stato un dimezzamento dei giorni di superamento causato dall'eccessivo numero di dati non disponibili. In proposito abbiamo chiesto un parere all'assessore all'Ambiente del comune, Nasti
17 January, 2011
L'inchiesta di Eco dalle Città, pubblicata il 16 gennaio 2011 sul Corriere del Mezzogiorno, solleva ulteriori dubbi sul corretto funzionamento delle centraline di misurazione dell'aria Arpac dimostrando l'influenza dei dati non disponibili sul totale dei superamenti.
Nel 2010 infatti la città di Napoli ha fatto registrare un calo del numero di superamenti quotidiani dei livelli consentiti di Pm10 rispetto al 2009 e soprattutto un calo dei valori record registrati dalle centraline.
Nell’anno appena concluso infatti il record di superamenti del limite di 35 giorni è stato raggiunto dalla centralina Ospedale Santobono con 95 giorni di superamento, (in aumento rispetto al 2009) seguita dai 90 superamenti della postazione Ferrovie e dai 74 dell’Ospedale Nuovo Pellegrini. Giorni di superamento che però restano ben lontani dai 35 giorni permessi dall’Unione Europea e dalla direttiva 2008/50/CE recepita dal decreto lgs.155 del 13 agosto 2010, ma quasi la metà dei 174 superamenti registrati nel 2009 dalla stazione Ospedale Nuovo Pellegrini. Parallelamente però sono aumentati i giorni ND, cioè quelli in cui le centraline non hanno funzionato (o i cui valori sono stati considerati inattendibili).
Dall’analisi di questi dati una prima conclusione certa è che i dati registrati dalle centraline Arpac sono quasi completamente inattendibili dal punto di vista statistico a causa dell’eccessivo numero di giorni in cui i dati relativi al Pm10 non risulta disponibile. La variabile ND non permette di avere un quadro certo della presenza di Pm10 nella città di Napoli. La centralina con meno ND (Ospedale Santobono) è quella che fa registrare più superamenti, quella con più ND (Scuola Doria) è quella che ne fa registrare, chiaramente, di meno.
Nel 2010 sono stati ben 980 gli ND totali di tutte le centraline, con una media (tra le 9 centraline) di 108 giorni di dati non disponibili. Nel 2009, invece, gli ND totali furono 449, con una media di 50 giorni di dati non disponibili. La metà.
L’assessore Nasti commenta così i dati: “La rete è sempre stata inadeguata, paradossalmente quindi la nuova gestione provvisoria nella seconda metà del 2010 ha avuto l’onestà di dichiarare i dati non disponibili, mentre prima del giugno 2010 – data in cui è scaduto il vecchio affidamento ancora in attesa di successione – nonostante l’inefficienza delle centraline i dati venivano comunque validati”. La rete di monitoraggio – ricordiamo – in base alla normativa europea, deve avere almeno il 90% dei dati validi. “Osservando giorno per giorno i dati sembra che l’intera rete cittadina non funzioni nemmeno quando non ci sono gli ND perché la rete è a dir poco vetusta. Per fare un esempio, anche quando piove, senza ND, sono stati registrati superamenti. Se si valuta la media, piuttosto che i giorni di superamento, un miglioramento sui dati medi c’è: nel 2010, rispetto al 2009, sono scesi nettamente i valori e questo conferma quanto di buono fatto dal comune di Napoli a tutela della salute pubblica”. L’assessore ci tiene poi a precisare che “dall’8 maggio 2009, quando la Regione ha approvato la delibera per gli interventi sovracomunali, sono passati circa 600 giorni, di cui la metà sotto l’amministrazione Bassolino e l’altra metà sotto Caldoro, ma questa norma non è mai stata convertita. Oltretutto – sottolinea Nasti – il decreto comunitario recepito dal governo con la legge 155 del 13 agosto 2010 da ampi poteri alla Regione Campania per la lotta all’inquinamento, ma in tema di qualità dell’aria la discontinuità tra amministrazioni regionali non si concretizza”.
La lotta all’inquinamento resta quindi uno dei problemi irrisolti: delle 9 postazioni presenti sul territorio cittadino nel 2010 ben 8 sono fuorilegge perché hanno tutte superato i limiti del Pm10 oltre il tetto massimo dei 35 giorni consentiti dalla normativa europea. L’unica a non essere fuorilegge è stata la Scuola Doria, grazie ai 295 giorni di dato non disponibile.