Smog, brutto inizio d'anno. Arpa: aria di nuovo pessima
I dati dell'Arpa dicono che 4 centraline su 5 superano i limiti tutti i giorni. Il pm10 domina incontrastato in centro città. A Lingotto dieci sforamenti in sedici giorni. Intervista a Paolo Hutter, direttore di Eco dalle Città, e a Roberto Tricarico, assessore comunale all'Ambiente - da la Repubblica del 18.01.2011
18 January, 2011
Federica Cravero
Non è stato un buon inizio d´anno per l´aria di Torino. Proprio a Capodanno la centralina di via della Consolata ha fatto registrare un picco di Pm10 di 120 microgrammi per metrocubo e i sensori periferici di via Rubino addirittura hanno toccato quota 123, quando i limiti imposti dall´Unione europea prevedono che la media annuale delle polveri sottili non superi i 40 microgrammi al giorno e concede che possano essere superati i 50 al massimo 35 volte all´anno. E non siamo sulla buona strada.
I dati dell´Arpa e rielaborati dal Comune di Torino per i primi giorni di gennaio sono ancora incompleti ma tutti negativi. Quattro centraline su cinque superano i limiti Ue tutti i giorni. L´unica che in generale ha performance un po´ migliori è quella del Lingotto, in una zona poco trafficata. Eppure anche quella in 16 giorni ha sforato già 10 volte.
Le rilevazioni dei primi giorni dell´anno offuscano con un velo di pessimismo il bilancio del 2010, che si era chiuso rispetto al 2009 con un miglioramento. Leggero, a dire la verità, visto che in media si è scesi del 10 percento, passando da 114 a 102 sforamenti in un anno, che sono comunque tre volte il limite massimo dell´Unione europea. Ed è un dato che coinvolge tutta la città, visto che la centralina più "virtuosa", quella del Lingotto, ha superato 72 volte il limite nel 2010 (nel 2009 erano state 86 volte), mentre la peggiore, quella posizionata all´istituto Grassi in strada dell´Aeroporto, l´ha sforato addirittura 132 volte, quattro volte il consentito (nel 2009 erano state 151). Un piccolo sollievo c´era stato anche per le medie annuali di polveri sottili: l´anno scorso due su cinque sono riusciti a stare sotto il limite europeo di 40 microgrammi al metro cubo: il Lingotto (34,3) e via Rubino (39,4), mentre nel 2009 c´era riuscito per un soffio solo il Lingotto con 39,4.
Hutter: potremmo riconquistare la maglia nera
"Un eccesso di trionfalismo per il miglioramento del 2010"
Bisogna riproporre le politiche restrittive sull´auto: tre ore di Ztl non bastano. Servono più domeniche a piedi
«L´anno nuovo è iniziato decisamente male e il miglioramento del 2010 è davvero lieve: continuiamo ad avere record negativi altissimi. Torino ha ceduto la maglia nera di città più inquinata d´Italia, ma gli esperti stanno dibattendo sui dati ed è probabile che il "titolo" possa tornare presto qui», sbotta Paolo Hutter, direttore del sito Eco dalle città ed ex assessore all´Ambiente.
Eppure si migliora, no?
«Ci sarà stata anche una tendenza positiva in questi ultimi due anni, ma non si facciano trionfalismi: se andiamo avanti di questo passo potremmo anche raggiungere in qualche anno, con un calo del 15-20 percento, il limite medio europeo di 40 mg di Pm10 al giorno, ma non riusciremo ad abbattere i superamenti annuali, da due a quattro volte più del consentito».
La spiegazione che Torino è in una posizione geografica sfavorevole per la qualità dell´aria non regge più?
«È vero, ma non può essere una giustificazione. La collina e le montagne formano una conca attorno alla città in cui si concentrano gli inquinanti. Ma se c´è una parte della casa in cui lo sporco si accumula di più, non è proprio quella che va pulita con maggiore cura?».
Come si può affrontare la questione secondo lei?
«Diciamo che è già tardi, visto che da un paio di mesi l´Unione europea ha avviato una procedura nei confronti dell´Italia. In ogni caso, anche se sembra una banalità, bisogna riproporre il problema dell´abuso dell´auto e dell´eccessivo uso di auto inquinanti».
E, in concreto, cosa propone?
«Andrei a ripescare le politiche più restrittive che sono state proposte negli ultimi anni. Gli incentivi alla rottamazione senza il vincolo dell´acquisto di una nuova auto, per esempio, introdotti dalla giunta Bresso, sono durati appena un paio d´anni. Poi bisogna estendere la Ztl, che con le sue tre ore al giorno è la più corta d´Italia. Ma occorre anche continuare con le domeniche a piedi e fare in modo che ci sia un cambiamento culturale sull´uso della bicicletta e dei mezzi pubblici, che non devono essere considerati sinonimo di gioventù e di povertà».
L´assessore Tricarico: controlliamo la situazione
"Gennaio è un mese critico le valutazioni solo alla fine"
Siamo pronti ad intervenire anche sotto le elezioni se non ci sarà un´inversione di tendenza. Aspettiamo
«Stiamo tenendo sotto controllo i dati che ci arrivano quotidianamente dalle centraline dell´Arpa e nei prossimi giorni, a seconda degli andamenti, valuteremo il da farsi». L´assessore all´Ambiente, Roberto Tricarico, sa bene che la qualità dell´aria a Torino, da inizio anno, non è delle migliori. Pochi mesi fa, valutando i risultati del 2010 rispetto al 2009, si era spinto a dire che «vista la diminuzione del numero di sforamenti giornalieri delle polveri sottili, circa dieci per cento in meno, non faremo più blocchi domenicali del traffico».
Assessore Tricarico, se la sente di confermare questo impegno?
«Tenderei ad escludere lo stop dei veicoli su tutta la città alla domenica. Ma molto dipenderà anche dall´andamento dei rilevamenti delle centraline nelle prossime settimane. Sapevamo che con gennaio il problema si sarebbe ripresentato».
La Ztl più amplia non è servita a ridurre lo smog?
«Come ho detto alla presentazione dei primi effetti della nuova Ztl le cifre si valutano alla fine. Meglio un atteggiamento prudente che trionfalistico. Sono convinto che le nuove limitazioni, comunque, abbiano inciso sulla qualità della mobilità, del traffico e quindi dell´aria. Allo stesso tempo la Ztl, anche se molto estesa, per tre ore al giorno non è un intervento così radicale da provocare una drastica diminuzione delle Pm10, che non dipendono solo dalla viabilità».
Dopo aver monitorato l´andamento delle centraline interverrà in qualche modo?
«È come se si fosse accesso il primo livello di allarme. Se si supererà la soglia di attenzione interverremo».
Anche se siete a pochi mesi dalle elezioni?
«Certo, è una questione di benessere e di salute dei cittadini».
Quali strumenti avete se non il blocco delle auto o le targhe alterne?
«Vedremo, ma non fasciamoci la testa prima di essercela rotta».