Dissequestrato il gassificatore di Malagrotta
Dopo la concessione dell'autorizzazione antincendio da parte dei Vigili del Fuoco, l'impianto di trattamento dei rifiuti bloccato oltre dieci giorni fa dai carabinieri del Noe può tornare in funzione
22 November, 2008
Il gassificatore di Malagrotta è stato dissequestrato, dopo l'arrivo del nulla osta dei Vigili del fuoco sul piano di prevenzione antincendio, la cui assenza aveva fatto scattare, lo scorso 11 novembre, il procedimento di sequestro a scopo preventivo. La notizia del via libera all'impianto (che al momento del sequestro da parte dei carabinieri del Noe si trovava in pre-esercizio, in attesa di essere inaugurato due giorni dopo) è stata diffusa dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, che, nell'annunciare il dissequestro del gassificatore ha ribadito che «non ci troviamo in una situazione come quella di Napoli».
Intanto, la trasmissione “Report” condotta da Milena Gabanelli dedicherà proprio a Malagrotta la puntata odierna. Secondo le prime anticipazioni, dall'inchiesta emerge lo stato di grave inquinamento del suolo e delle falde nelle vicinanze della grande discarica. In un documento del 16 settembre scorso, ad esempio, dai controlli sulla qualità delle acque di falda sotto la discarica risultano superati in maniera sistematica i limiti di legge per ferro, manganese, arsenico, nickel e solfati. Superamenti, anche se non ricorrenti, si registrano anche per mercurio, benzene, piombo e cromo. L'area a ovest di Roma, oltre al più grande sversatoio d'Europa, ospita un deposito di carburanti,Bell & Ross BR 01-92 Replica una raffineria, un impianto per rifiuti tossici ospedalieri e, naturalmente, il controverso gassificatore.
"Malagrotta, una bomba di veleni. a Roma diossina e acque inquinate" - da La Repubblica del 23.11.2008