Gtt taglia le corse serali e vuole il ticket più alto
I piani per rendere più competitiva l´azienda. Barbieri ipotizza anche la vendita di alcuni immobili compreso il sito di piazza Carducci. La riduzione dei passaggi notturni verrebbe coperta da un servizio di bus a chiamata - da la Repubblica del 27.01.2011
27 January, 2011
Diego Longhin
Ticket più cari e sforbiciata al numero di corse dei bus dopo le 21. Due dei punti della bozza del piano industriale triennale che Gtt ha presentato ai sindacati di categoria e ai segretari di Cgil, Cisl e Uil. In tutto 39 pagine messe a punto dai nuovi vertici dell´ex municipalizzata di corso Turati, in testa l´amministratore delegato Roberto Barbieri, per tracciare il futuro dei trasporti pubblici sotto la Mole fino al 2013, ma con un occhio in prospettiva al 2015.
Il piano prevede a partire dalla seconda metà del 2011 un adeguamento delle tariffe, con un aumento della corsa semplice del 20 per cento, da 1 euro a 1,20 euro, e una crescita del costo degli abbonamenti più contenuta, pari al 10 per cento. Rincari anche sull´extraurbano, a partire dal 2012, con un balzo in avanti del prezzo del biglietto del 5 per cento, e sul ferroviario. Anche per la seconda gamba della società, quella che gestisce i parcheggi, è previsto un aumento degli incassi con una crescita delle tariffe, in media, del 10 per cento.
Gli adeguamenti dovranno essere autorizzati dal Comune. Se ne parlerà da giugno in poi, dopo le elezioni: sarà una delle prime pratiche all´ordine del giorno della nuova giunta. Oltre alla ministangata Gtt prevede di recuperare quattrini dalla lotta all´evasione, quasi 4 milioni l´anno, e di aumentare il numero di passeggeri, 4 per cento in più, grazie all´entrata in funzione della metro e alla riorganizzazione del servizio.
La società di corso Turati vuole spingere su metropolitana e tram, riducendo i chilometri su gomma partendo dalle zone toccate da binari, che siano sopra o sottoterra. E da ottobre il piano presentato prevede una riorganizzazione del servizio serale, con una riduzione del numero delle corse dopo le 21 e la sperimentazione di un servizio di bus a chiamata nei quartieri toccati dalla linea 1 della metropolitana.
Sulla riorganizzazione dei trasporti pubblici i sindacati di categoria vogliono vederci chiaro, anche perché alla riduzione di chilometri si accompagna ad una riduzione degli autisti: circa 130 da qui al 2013, quasi 300 in meno se si guarda fino al 2015. Non solo. Gtt prevede di vendere alcuni impianti. Oltre a quelli non strategici, come Alba, Gassino e via Giordano Bruno, che dovrebbero essere dismessi già nel 2011, i vertici di corso Turati vogliono cedere l´anno successivo alcuni terreni di corso Trapani e lo storico deposito Nizza, a due passi da piazza Carducci, uno dei siti dedicato al trasporto tranviario, dove lavorano circa 300 persone. In vendita anche l´impianto di Venaria, ma i soldi verranno utilizzati per costruirne uno nuovo. «È positivo che l´azienda finalmente abbia messo nero su bianco un´idea di sviluppo, fatta di proposte concrete, dopo anni di immobilismo - sottolinea Davide Masera della Filt-Cgil - ma presentare un piano non vuol dire risolvere i problemi: la riorganizzazione del servizio e la cessione di alcuni impianti, come il Nizza, sono questioni che vanno approfondite». Sulla stessa linea Antonio Mollica della Uil Trasporti: «Sia gli investimenti sia il rinnovo del parco mezzi sono aspetti positivi del piano, ma non mancano i dubbi sulla razionalizzazione del trasporto e sulla vendita del Nizza, uno dei centri del trasporto tranviario che l´azienda vuole sviluppare». Giuseppe Basile, Cisl Trasporti, è più cauto: «Bisogna affrontare i temi in profondità e siamo pronti alla sfida perché il piano, soprattutto per la parte investimenti, dà una prospettiva di stabilità e occupazione».