Smog da tre giorni oltre il limite. La Provincia: emergenza sanitaria
Dal primo gennaio a ieri sono già 18 i casi di superamento del massimo di polveri consentito - da la Repubblica Firenze del 28.01.2011
28 January, 2011
Ilaria Ciuti
Più forte di tutti. Nonostante gli sforzi per ignorarlo, lo smog alza la testa, imperversa, vince. Ci salva solo il vento, o la pioggia, quando ci sono. Il 2011 inizia a Firenze con un record, già 18 giorni di superamenti del limite giornaliero ammesso per il pm10 (50 microgrammi per metro cubo): e non nelle strade di traffico dove i superamenti sono addirittura 20 ma in quelle considerate tranquille, cosiddette di fondo, che secondo la nuova delibera regionale devono da ora in poi costituire la misura dello smog cittadino. Ieri erano già tre giorni di superamento continuato. Ma nessuno fa niente. Né l´amministrazione ha mai mosso dito, se non l´ordinanza antismog emessa dal sindaco, dopo giorni e giorni di polveri oltre i limiti, la scorsa settimana e subito cancellata dal maltempo che abbassato il pm10 nel fine settimana ma poi le ha subito rimandate alle stelle.
Dopo la tregua, ecco tre giorni di superamento consecutivo del pm10: «Un´emergenza sanitaria», sottolinea l´assessore all´ambiente provinciale Renzo Crescioli, incaricato dalla Regione di coordinare gli ipotetici sforzi antismog dei comuni. Un´emergenza ignorata. Uno smog che batte ogni voglia di nasconderlo e anche l´atteggiamento della Regione, la quale, per osservare la nuova direttiva Ue, ha deciso che per cercare di non arrivare a più di 35 giorni l´anno di superamenti (il massimo ammesso) bisogna iniziare a combattere il pm10 dopo 15 sforamenti. Non solo. La Regione ha anche deciso che lo smog sarà misurato non più nelle centraline sulle vie di traffico ma in quelle di fondo. Ignorando che "fondo" a Firenze non vuol dire dove le persone normalmente vivono (una centralina è a Boboli, e l´altra in un giardino alle pendici delle colline, quello dell´Istituto ciechi di via Bassi). Resta, a denunciare i veleni, solo la centralina di Scandicci che figura nella rete fiorentina.
Eppure, ignorato, spostato un po´ più in là dove non si vede, lo smog si è vendicato. In gennaio le polveri hanno già superato 18 volte pur nelle centraline di fondo. Mercoledì scorso sono addirittura arrivate a 81 microgrammi a Boboli, e 68 in via Bassi. A Scandicci si era a 99. Per non parlare di via Ponte alle Mosse (146) e viale Gramsci (113). E anche martedì Boboli aveva raggiunto quota 64 e Bassi 75. In questa situazione tutto tace. È vero che i Comuni in questo momento non sono obbligati a niente. La Regione che ha varato la nuova delibera il 17 gennaio, e ha spedito mercoledì scorso una raccomandata con ricevuta di ritorno alle amministrazioni per notificarla, ha sospeso il suo potere di sostituzione dei sindaci che non prendono provvedimenti anti smog. La Regione ha dato ai Comuni 15 giorni di tempo per comunicare le misure che vorranno prendere, dopodiché dal giorno dopo riprenderà il potere sostitutivo. Ma Crescioli fa notare che una cosa sono le regole formali e altra i momenti di emergenza sanitaria in cui i sindaci, come massima autorità sanitaria, dovrebbero intervenire anche se non glielo dice nessuno. Anche perché contro lo smog non si fa più niente da fine 2009 quando è ufficialmente finita la lotta ai motori più inquinanti (ma già dal termine del 2008 si faceva poco). E le nuove misure del 2010 non hanno mai funzionato.